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martedì 16 Aprile 2024
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San Severo, arrestato l’“armiere” della criminalità organizzata

È finito in manette un 31enne di San Severo, già noto alle forze dell’ordine, considerato l’“armiere” della criminalità organizzata.

Le indagini sono partite in estate, a seguito degli efferati omicidi che avevano sconvolto la cittadina foggiana. Ad agosto, all’interno di due garage ubicati nel pieno centro cittadino, i Carabinieri rinvenirono 5 pistole semiautomatiche, 1 revolver, 2 silenziatori e 450 proiettili di vario calibro, un vero e proprio arsenale che, nelle mani dei criminali, avrebbe potuto portare ad ulteriori nefaste vicende il territorio sanseverese, già martoriato da gravi fatti di sangue.
Le indagini portarono al sanseverese classe ‘90, nei cui confronti fu emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere dal gip del Tribunale di Foggia, concordando a pieno con le risultanze degli investigatori sotto la direzione della Procura di Foggia
Il 9 dicembre, i Carabinieri della Sezione operativa, hanno intercettato il giovane mentre percorreva la SP109 con direzione San Severo e lo hanno tratto in arresto. 
L’indagato aveva recentemente cambiato autovettura e luogo di dimora trasferendosi a Lucera. Adottava uno stile di guida “guardingo”, alternando ritmi di marcia blandi ad improvvisi cambi di velocità, in una sorta di atteggiamento compulsivo volto a seminare, con estrema probabilità, eventuali soggetti. Il comportamento del 31enne è stato però notato dai Carabinieri che, mediante servizi di pedinamento, avevano accertato che lo stesso tornava quotidianamente a San Severo per incontrare la propria fidanzata, individuando così il covo e la nuova autovettura.
Sul veicolo condotto dall’arrestato sono stati trovati vari mazzi di chiavi, tra cui quella del suo nuovo rifugio a Lucera. Una volta presso l’abitazione, in un particolare ordine generale, è balzato all’occhio il disordine dell’armadio, con abbigliamento alla rinfusa a fare una sorta di “tappo” al fondo in legno dello stesso, che ha insospettito i militari al punto di svuotare letteralmente tutto il guardaroba e riuscire a rinvenire un ulteriore revolver e di 5 proiettili, motivo per cui il giovane, oltre a essere sottoposto all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, veniva altresì arrestato in flagranza di reato per detenzione abusiva di armi.
L’anomalo “disordine” che ha insospettito le Forze dell’Ordine ha permesso di ipotizzare come il soggetto nel corso dei mesi non abbia, con estrema probabilità, perso la capacità di procurarsi armi dopo la scoperta dell’“armeria” di metà agosto.

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