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venerdì 29 Marzo 2024
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Pd Puglia, c’è l’accordo: Raffaele Piemontese sarà segretario

La storia racconta che nel 1978, dopo il sequestro e l’assassinio di Aldo Moro, i dirigenti della Democrazia cristiana di Puglia si strinsero intorno a Vito Lattanzio, all’epoca numero due dello scudocrociato regionale “per evitare di essere colonizzati”, spiegò anni dopo il parlamentare e uomo di fiducia di Moro Renato Dell’Andro. Una lezione che il partito democratico di oggi ha fatto propria decidendo di affidare al vicepresidente della Regione, Raffaele Piemontese, le redini del partito pugliese, con la prossima elezione a segretario regionale.

L’accordo, spiega un dirigente dem con quotidiane frequentazioni a Lungomare Nazario Sauro, “è raggiunto e verrà formalizzato prima che la campagna elettorale per le politiche del prossimo anno entri nel vivo”.

L’intesa sull’uomo che ha le redini del bilancio regionale appare come uno scatto di reni del Pd, soprattutto dopo il corto circuito congressuale di inizio anno e in seguito alla rovinosa gestione delle elezioni comunali di Barletta, con la sconfitta di Santa Scommegna. Piemontese è colui che pazientemente sta ricostruendo le relazioni tra i dirigenti di via Re David e quelli dei territori provinciali, inaspritisi dopo che a novembre dello scorso anno la frattura sulla riconferma del segretario uscente, Marco Lacarra, ha inasprito i rapporti. Una divaricazione che impose al segretario nazionale di inviare un commissario ad acta per il congresso: Riccardo Tramontana. Il funzionario sceso da Roma, dopo un mese e mezzo di trattative tra la componente Emiliano – Boccia e i frondisti, tra cui gli ex Ds Michele Bordo, maggiorente della corrente che fa capo al ministro del lavoro Andrea Orlando, e il consigliere regionale Michele Mazzarano, ma anche ex Margherita come il consigliere regionale Fabiano Amati, insieme ad altri esponenti tra cui l’altro consigliere regionale Ruggero Mennea, decise, complice la recrudescenza delle infezioni da covid ad inizio anno, di rinviare sine die le assise. Da allora è iniziata l’ordito della tela da parte di Piemontese che facendo la spola tra Bari e Roma ha raggiunto, spiega sempre la fonte, l’intesa con tutti. Vale a dire, oltre che con i dirigenti regionali anche con il presidente della Regione, Michele Emiliano, e con il responsabile nazionale per gli enti locali e membro della segreteria al Nazareno, Francesco Boccia.

Adesso resta solo da indire il congresso e così come avvenuto per il segretario nazionale Enrico Letta il 14 marzo 2021 acclamare Piemontese nuovo leader del Pd di Puglia. Un appuntamento che non dovrebbe andare molto oltre la fine delle vacanze estive, anche perché, con le fibrillazioni sempre più frequenti nella maggioranza che regge il governo di Mario Draghi l’incidente parlamentare con la conseguente fine della legislatura è sempre in agguato, complice anche la raggiunta meta del vitalizio per i deputati e senatori di prima nomina e una volta indette le consultazioni ci sarà da comporre liste e candidature che rappresentano una parte cospicua dell’intesa per Piemontese segretario. A meno che un parlamento impazzito non decida di cambiare la legge elettorale in limine mortis ed a quel punto bisognerà rifare tutti i calcoli.

Nel frattempo, il Pd di Puglia si stringe intorno a Piemontese, l’unico che possa assicurare e rassicurare tutti e soprattutto, come successe per la Dc evitare che altri possano derubricare il Pd pugliese quale federazione minore nella geografia nazionale dem.

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