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giovedì 28 Marzo 2024
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«Il nuovo prezzario bloccherà i cantieri»

Blocco dei cantieri. Questo la spettro che agita i sonni di imprese e professionisti. A determinare quella che a parere degli Ordini professionali degli ingegneri della Regione Puglia e dell’OICE (associazione delle Società di Ingegneria ed Architettura), il nuovo prezzario che deve essere approvato entro il 31 luglio.
Gli ingegneri premettono: «La Regione avrebbe avuto (o avrebbe) l’obbligo di aggiornare “il prezzario in uso” alla data attuale. Si è invece, al contrario, deciso di redigere un nuovo prezzario, dando in tal senso incarico ad una società esterna (la DEI di Roma) e, poi, sottoponendo al parere delle organizzazioni di categoria tale lavoro (la nota regionale risulta essere stata trasmessa in data 20 luglio 2022) in un termine ristrettissimo (la stessa nota dispone di trasmettere i pareri entro i 2 giorni, vale a dire entro il 22 luglio 2022)».
Gli ingegneri e le società di ingegneria contestano la tempistica, ma anche i criteri: il metodo, insomma. Hanno esplicitato le loro perplessità nella riunione convocata dall’assessorato ai Lavori pubblici, in remoto, lo scorso 22 luglio, ma gli esiti sono stati nulli. Secondo gli ingegneri e le società che li rappresentano «l’adozione di un nuovo prezzario produrrà un blocco dei lavori pubblici nella Regione».
L’assunto poggia su due considerazioni: «Per i lavori in corso sarà impossibile procedere all’aggiornamento dei prezzi contrattualizzati per la contabilizzazione dei lavori eseguiti nell’anno 2022, così come previsto dal comma 1 dell’articolo 26, in quanto il nuovo prezzario prevede voci diverse con oneri differenti rispetto a quelle del prezzario in uso alla data di entrata in vigore del decreto 50/2022; per le progettazioni in essere, i cui lavori sono in procinto di essere appaltati, la modifica sostanziale dell’elenco prezzi comporterà necessariamente un ritardo di mesi per l’affidamento di tali lavori, a causa delle conseguenti inevitabili lungaggini per la rielaborazione dei progetti».
Scenario da brivido, dunque. Nel merito dei contenuti del prezzario, gli ingegneri hanno anche attenzionato la Regione sulla impossibilità a confezionare pareri attendibili e circostanziati al documento a causa: del ristrettissimo tempo concesso di appena due giorni per poter analizzare le migliaia di prezzi previsti in prezzario;  della mancanza della necessaria analisi dei singoli prezzi, elemento assolutamente indispensabile per poter dare un parere di congruità.
E alla fine, i professionisti e le società di ingegneria ed architettura auspicano una modifica al prezzario reinserendo le vecchie voci del prezzario con l’adeguamento dei relativi prezzi, come previsto dal decreto, ed eventualmente incrementando le stesse con le nuove voci. Tutto sta a vedere se ora le loro preoccupazioni saranno ritenute fondate e, quindi, si invertirà la rotta.

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