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martedì 23 Aprile 2024
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Liste, è il rush finale: verso il testa a testa tra Fitto e Stefanazzi

Scadrà stasera alle 20 il termine per presentare le liste dei candidati alla Camera e al Senato, in vista delle elezioni del 25 settembre. I partiti sono alle prese con gli ultimi ritocchi, ma il quadro complessivo è ormai delineato e caratterizzato da una serie di “scontri diretti” destinati a rendere la prossima tornata elettorale ancora più avvincente. Un esempio? Oltre quello tra Davide Bellomo (Lega) e Luisa Torsi (indipendente di centrosinistra) nel collegio barese per la Camera, per il Senato si annuncia la sfida tra Claudio Stefanazzi, capo di gabinetto della Regione in rappresentanza del Partito democratico, e l’ex governatore pugliese Raffaele Fitto, oggi eurodeputato di Fratelli d’Italia.

Fitto sarà capolista nel plurinominale di Lecce e Brindisi: una scelta alla quale i vertici del partito di Giorgia Meloni sono arrivati dopo una lunga riflessione. Nessun dubbio sulla “caratura” del personaggio che, oltre ad avere un passato da governatore, conserva un forte legame col territorio, essendo nativo di Maglie: aspetti che ne fanno il più titolato a sfidare Stefanazzi, braccio destro dell’attuale presidente pugliese Michele Emiliano ed espressione della “santa alleanza” tra Pd e liste civiche. Le perplessità riguardavano piuttosto il ruolo da europarlamentare di Fitto: oltre ad aver scritto il programma di Fratelli d’Italia insieme col senatore Giovanbattista Fazzolari, l’ex governatore è ben inserito negli apparati di Bruxelles ed è interlocutore di Ursula von der Leyen e Roberta Metsola, presidenti rispettivamente della Commissione e del Parlamento europeo. In altri termini, anche in virtù del suo passato democristiano, Fitto è il volto moderato e rassicurante di Fdi in Europa. «Perciò – trapela dai vertici del partito – Meloni non può rinunciare a lui in Europa». E poi c’è la seconda questione: in caso di elezione al Parlamento nazionale, Fitto dovrebbe scegliere tra lo scranno a Roma e quello a Bruxelles. E, allo stato attuale, non è detto che scelga il primo: optando per l’Europa, libererebbe una casella a vantaggio di un compagno di partito.

Si vedrà. Nel frattempo Fdi si appresta a schierare, nel listino plurinominale al Senato, il consigliere regionale Ignazio Zullo dietro Fazzolari e la senatrice Isabella Rauti. Certe, infine, le candidature del consigliere comunale barese Filippo Melchiorre nel collegio uninominale del capoluogo (al Senato) e il deputato uscente Marcello Gemmato nel plurinominale (alla Camera). Restando nel centrodestra, la Lega si appresta a chiudere le candidature nei collegi uninominali confermando gran parte degli uscenti: al Senato punterà su Roberto Marti e alla Camera su Rossano Sasso. A Forza Italia, invece, spetterà la candidatura nel collegio che comprende importanti comuni del Barese, tra cui Molfetta, Monopoli e Bitonto.

Ormai definiti anche i candidati dell’alleanza di centrosinistra. Il listino al Senato dovrebbe essere guidato dall’ex ministro Francesco Boccia, seguito dalla senatrice napoletana Valeria Valente, dal commissario del Pd tarantino Antonio Misiani e da Loredana Capone, attuale presidente del Consiglio pugliese. Nei cinque collegi uninominali del Senato, il centrosinistra dovrebbe schierare a Foggia l’assessora di Cerignola Teresa Cicolella, nella Bat l’ex consigliere regionale dei Verdi Domenico Lomelo, a Bari il parlamentare uscente Michele Nitti, Maria Grazia Cascarano a Taranto-Brindisi, a Lecce il consigliere regionale Pier Luigi Lopalco. Nel plurinominale di Foggia-Bat per la Camera spazio al vicepresidente della giunta regionale Raffaele Piemontese. Il Movimento 5 Stelle schiererà come capilista per la Camera Giuseppe Conte, Gianmauro Dell’Olio, Pasqua L’Abbate e Leonardo Donno, mentre nel collegio plurinominale Puglia 1 ci sarà l’uscente Mario Turco.

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