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giovedì 18 Aprile 2024
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Inchiesta Adisu Puglia, “no” al sequestro beni di Nuzzo: la Cassazione conferma la decisione del Riesame

La sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha confermato la decisione dei giudici del Riesame di Bari, che avevano annullato il sequestro eseguito il 15 giugno 2022 dai carabinieri nei confronti del manager campano 57enne Gavino Nuzzo, nell’ambito dell’inchiesta sul concorso da dirigenti dell’Adisu. Secondo l’accusa, sostenuta dalla pm Savina Toscani, il direttore generale Nuzzo avrebbe commesso favoritismi nell’ambito del concorso.

L’annullamento totale del sequestro ai danni di Gavino Nuzzo è stato confermato ora dai giudici romani, che hanno respinto il ricorso della procura.

“La decisione, le cui motivazioni saranno rese note nei prossimi giorni, ha di fatto affrontato il merito delle ragioni sostenute da Nuzzo – si legge in una nota – non condividendone i contenuti”. La difesa aveva contestato le ipotesi della Procura barese, relative ai presunti favoritismi del dirigente dell’agenzia per il diritto allo studio universitario, oltre che a presunte violazioni commesse durante la composizione delle commissioni per l’assegnazione di posizioni di impiego ed incarichi.

«Ho sempre avuto fiducia nella giustizia – commenta lo stesso Nuzzo – La Cassazione ha confermato la legalità e la correttezza delle mie azioni durante tutto il mio mandato in Adisu Puglia. È stata una gogna mediatica che ha cercato di sporcare il lavoro fatto in questi anni che ha portato l’agenzia ad essere una delle migliori d’Italia per la varietà e la qualità dei servizi proposta agli studenti. Una situazione spiacevole per me e per la mia famiglia che ha dovuto sopportare il peso di accuse che si sono rivelate infondate».

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