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martedì 19 Marzo 2024
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Ospedale di Galatina, Pagliaro risponde alla Asl: «Replica imprecisa e insufficiente. Se ne occupi la Commissione Sanità»

«Mi fa piacere che la Asl Lecce abbia registrato le risultanze della mia ispezione, che è rigorosa e documentata. Ma attendo che le risposte precise e complete siano date in sede ufficiale in commissione Sanità del Consiglio regionale». Così il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia domani, dopo la replica dell’azienda sanitaria salentina alle sue osservazioni sull’ospedale Santa Caterina Novella di Galatina.

«Non serve una replica di facciata per cercare di ridimensionare le problematiche che operatori della sanità e cittadini utenti e pazienti ben conoscono, che mi sono state segnalate e che sono andato a constatare di persona, come sempre faccio nelle mie visite ispettive», afferma Pagliaro. «Non è mio intento – prosegue – puntare il dito o mettere sotto accusa nessuno ma contribuire a fotografare carenze e inefficienze a cui si deve mettere mano e porre rimedio, per garantire servizi sanitari efficienti e dignitosi anche in un ospedale di base come quello di Galatina, secondo gli standard e i piani previsti».

Scendendo nel dettaglio, Pagliaro afferma: «Nel pronto soccorso i malati infettivi vengono portati nell’unico bagno promiscuo, passando tra la gente in sala d’attesa con grande imbarazzo dei pazienti. Quanto alle tende separatorie, benché ignifughe e lavabili come la Asl tiene a precisare, si tratta comunque di tende che non garantiscono privacy. Apprendiamo con sollievo che in Radiologia, con il piano degli investimenti vigente, è stata formalizzata la programmazione della sostituzione di tutte le apparecchiature, come la tac, ma chiediamo un cronoprogramma preciso. In Cardiologia il carrello delle emergenze è presente ma – ribadisce Pagliaro – assemblato artigianalmente nelle more dell’acquisto di un carrello nuovo, richiesto da lungo tempo. Nel reparto di Ostetricia e Ginecologia attendiamo che la partoanalgesia sia messa a regime, cosa che al momento non ci risulta. La Asl sostiene che nelle sale operatorie la strumentazione sia sicura, cosa che non abbiamo messo in dubbio, ma ribadiamo che si tratta di ferristica vetusta e da sostituire. Quanto agli arredi e alla dotazione informatica della Farmacia, ribadiamo che mostra i segni del tempo e necessita di sostituzione. Per la Dialisi la Asl stessa ha confermato la necessità di nuovo elettrocardiografo. Quanto all’ambulatorio di Urologia, non ne abbiamo annunciato la chiusura ma abbiamo chiesto garanzie sul suo futuro, visto che lo specialista responsabile e l’infermiera sono prossimi al pensionamento. Analoga preoccupazione su una futura soppressione abbiamo registrato sul punto nascita e sull’ambulatorio di Oncologia, e siamo ben felici di registrare un impegno a mantenerli attivi, ma chiediamo che sia messo nero su bianco in Commissione Sanità, con dovizia di particolari. Per quanto riguarda l’Oncologia, sono ormai ricorrenti le voci che la Chemioterapia verrà spostata a Lecce, così come il primario, mentre a Galatina resterà solo l’ambulatorio per i controlli di follow-up. Nella mia richiesta di audizione ho rilevato inoltre che l’attività di Endoscopia digestiva si svolge in ambienti assolutamente inadeguati, fuori norma per diversi aspetti e addirittura malsani. Da inizio pandemia sono aperti cantieri incompiuti (Terapia intensiva, subintensiva e Pronto Soccorso Covid nel padiglione De Maria) di dubbia utilità futura. Il quarto piano che ospitava la Chirurgia è occupato dai piccioni che hanno libero accesso dalle finestre semiaperte. Nel reparto di terapia intensiva, chiuso, abbiamo anche registrato la presenza di scatoloni accantonati, coperti da un lenzuolo, contenenti respiratori, maschere, cannule ma anche materiale nuovo di zecca, ancora sigillato e inutilizzato».

Pagliaro infine ringrazia «il sindaco Vergine, l’amministrazione comunale di Galatina e il consigliere delegato Antonaci per gli sforzi profusi. Con la mia ispezione ho inteso accompagnare e rafforzare la loro azione per suonare la sveglia ai vertici Asl e della sanità regionale e sollecitare impegni precisi per la piena rifunzionalizzazione dell’ospedale Santa Caterina Novella. Chiederemo conto dello stato di avanzamento dei progetti di riqualificazione internistica del nosocomio, per il quale sono stati investiti 7 milioni di euro complessivi».

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