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giovedì 29 Agosto 2024
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Nasce a Bari il primo sportello del Sud Italia in difesa degli animali maltrattati: l’iniziativa della Lav

È stato aperto a Bari il primo sportello contro i maltrattamenti sugli animali del Sud Italia.

Ad attivarlo la Lega anti vivisezione del capoluogo pugliese con l’obiettivo di permettere a chiunque di segnalare la presenza di animali in difficoltà o vittime di soprusi o maltrattamenti.

Quello di Bari è il terzo sportello in Italia dopo quelli di Trento e Verona.

La presentazione è avvenuta questa mattina nella sede della Città metropolitana, in concomitanza con l’inaugurazione, nello stesso palazzo, della mostra fotografica “È una vita che ti aspetto”, a cura di Daniela Fanelli, delegata al Randagismo e benessere animale della Città metropolitana di Bari.

Presenti, fra gli altri, il sindaco Antonio Decaro, il direttore generale di Lav Roberto Bennati e la responsabile di Lav Bari Sara Leone.

Da oggi lo sportello raccoglierà le segnalazioni di eventuali reati in danno agli animali, gestendole in collaborazione con le forze dell’ordine. È possibile rivolgersi al numero di telefono 340 3133368, attraverso il quale la responsabile dello sportello prenderà in carico le segnalazioni, o attraverso un sito web appositamente sviluppato da Lav.

I primi due sportelli già attivati nelle due città del Nord Italia hanno permesso, in cinque mesi di attività, di raccogliere 175 segnalazioni: 109 a Verona (con 2 sequestri preventivi e 7 denunce) e 66 a Trento (con 5 richieste di intervento e una di sequestro).

Per quel che riguarda, invece, le risoluzioni bonarie, sono stati chiusi 16 casi a Verona e 13 a Trento, con il salvataggio di diversi animali.

«Si tratta di uno strumento innovativo, semplice e veloce di segnalazione – ha spiegato Bennati – che permetterà ai cittadini di essere sempre in contatto con Lav per denunciare casi di violenza e maltrattamento nei confronti di tutti gli animali».

«Il maltrattamento sugli animali è un fenomeno molto presente nella nostra società, ogni anno nella provincia di Bari vengono aperti 102 procedimenti penali per questo reato», ha aggiunto Bennati. «La legge attuale già oggi ci permette di fare molte cose. Attualmente è in discussione un disegno di legge in Parlamento per rafforzarla, ma già oggi il maltrattamento sugli animali è considerato un delitto e quindi mette a disposizione strumenti per fare sequestri, confische e comminare multe e pene. La sua applicazione però, come sempre, è molto complicata», ha concluso.

Secondo i dati forniti da Lav (relativi al 2021), il capoluogo pugliese è al 16esimo posto, su un totale di 23 Comuni presi in considerazione, per il numero di procedimenti registrati presso la Procura (102) e gli indagati (34) per il reato di maltrattamento sugli animali. I procedimenti sono 102 anche a Foggia (48 gli indagati), mentre sono 72 a Taranto (24 gli indagati). Quanto alle province di Lecce, Brindisi e Bat (Barletta-Andria-Trani), Lav fa sapere che non sono stati forniti i dati richiesti.

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