È morto a 65 anni, stroncato da un infarto, Raffaele Mauro Petriccione, dal 2018 direttore generale dell’area clima della Commissione Europea.
Laureato in legge all’università di Bari nel 1982, ha conseguito il master alla London School of Economics per poi entrare, nel 1987, nella Commissione europea di cui è stato responsabile dell’area Commercio dal 2004 al 2014 per poi passare all’area clima.
«Era un vero europeo e ha servito questa istituzione per la maggior parte della sua carriera» ricorda il vice presidente della Commissione Frans Timmermans: «Tutti i risultati che abbiamo raggiunto negli ultimi tre anni portano le sue impronte digitali e gliene sarò eternamente grato. E soprattutto lo ringrazio per la sua amicizia e il suo senso dell’umorismo e la sua voglia di aiutare», conclude.
«Profondo dolore» esprime la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. «Il suo lavoro – aggiunge in un tweet – gli ha fatto guadagnare rispetto e amicizie in Europa e oltre».
Per il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, Petriccione è stato nell’Unione europea «un grande italiano e un grande europeista. Infaticabile lavoratore della costruzione comunitaria e in questi anni protagonista degli avanzamenti in materia di lotta al cambiamento climatico».
«Il nostro Paese e l’Europa perdono un uomo di grande valore», scrive su twitter il leader di Azione, Carlo Calenda: «Durante gli anni del mio mandato al Mise – ricorda – ho lavorato con Petriccione sull’importante dossier dell’accordo commerciale con il Canada, sperimentando così le sue grandi doti umane e professionali».
