Nel 2021 la Consulta nazionale antiusura San Giovanni Paolo II ha fornito 5.454 ascolti, istruito 970 posizioni ed erogato 22.464.153 euro. Sono alcuni dei dati che emergono dal bilancio annuale approvato dall’assemblea ordinaria.
Nei 26 anni di attività, le fondazioni associate, che ad oggi sono 32, hanno effettuato 149.695 ascolti, istruito 23.629 posizioni ed erogato 495.120.097 euro.
«La condizione pandemica – spiega la Consulta in una nota – ha reso ancor più inclinato il piano sul quale, da tempo, le fondazioni vedono scivolare i più fragili», lanciando l’allarme di un «rischio di una possibile saldatura tra disagio sociale e criminalità organizzata, che non esita a mettere a disposizione dei poveri l’enorme disponibilità di denaro sporco con il cosiddetto welfare criminale».
«Uno scenario inquietante – continua la Consulta – cui purtroppo si aggiungono gli effetti della nuova crisi bellica, soprattutto a causa della vertiginosa crescita dei costi dell’energia». Nel dettaglio, nel periodo 1 gennaio-31 dicembre 2021 sono pervenute 501 istanze, 284 ai fini del beneficio economico dell’elargizione (per estorsione) e 217 per l’erogazione del mutuo (per usura).
Dal confronto con gli anni precedenti, risulta confermata una generale diminuzione delle richieste da parte di entrambe le tipologie di vittime. Sono stati 164, in aumento rispetto al 2020, i casi trattati in materia di sovra indebitamento da parte di 18 fondazioni, mentre ammontano a quasi 800mila euro i 196 interventi effettuati in materia di microcredito da parte di 10 fondazioni associate. Otto fondazioni hanno dichiarato di aver seguito casi di usura conclamata nel corso 2021, per un totale di 22 casi.
