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Verde urbano, trasporti e commercio. Le sfide di Bari per il nuovo anno

Il cantiere di Via San Vittore della M4 chiuso in segno di lutto per la morte di Raffaele Ielpo, l'operaio di 42 anni sepolto ieri dai detriti mentre lavorava a 18 metri di profondità nel cantiere di Piazza Tirana, Milano, 14 gennaio 2020. ANSA/ANDREA FASANI

Dal progetto “Nodo Verde”, che potrebbe portare alla realizzazione di un bosco nel cuore della città, fino alla riqualificazione “sociale” del litorale di San Girolamo. Sono questi alcuni dei propositi con cui Bari si affaccia al nuovo anno, che porta con sé progetti che potrebbero rivoluzionare definitivamente il volto della città.
Ma il rischio che i cantieri si blocchino c’è. Si prenda, come esempio, il progetto del Nodo Ferroviario, che prevede il cambiamento del tracciato dei binari con un arretramento che libera i quartieri a sud di Bari dai binari. Il progetto porterebbe ad un allargamento dei binari ferroviari a sud dell’intera provincia. Sono insorti gli ambientalisti secondo cui lo spostamento nell’entro terra dei binari danneggerebbe le “lame”, paesaggi naturali peculiari dell’area a sud di Bari. Recentemente, però, il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione del Tar, che bloccava l’autorizzazione concessa dalla Regione Puglia. Per cui, i lavori di manutenzione ordinaria sono ripresi mentre, per quanto riguarda il progetto in sé, lo spostamento dei binari dovrebbe avvenire proprio nei primi mesi di quest’anno.
Altro progetto sempre “al limite” è quello della Cittadella della Giustizia. Nelle ex casermette Milano e Capozzi è prevista la realizzazione di un grande parco di 110mila metri quadrati e degli edifici che ospiteranno il Tribunale penale e la Procura. Anche qui, però, pesano i ricorsi di comitati e cittadini, che potrebbero ulteriormente bloccare il cantiere. Se tutto dovesse filare liscio, il primo lotto della nuova Cittadella dovrebbe essere pronto entro giugno 2025. Non dovrebbero esserci grandi problemi, invece, per il progetto Bari Costa Sud, un grande piano di riqualificazione del litorale meridionale del capoluogo finanziato in parte con i fondi del Pnrr e in parte con i fondi del Pnc. Pochi giorni fa è stato approvato il progetto definitivo per il tratto da Pane e Pomodoro a Torre Quetta, dove sorgeranno campi sportivi, bar, punti ristoro, zone relax ed edicole. Entro i primi mesi di quest’anno, dovrebbe essere pubblicata la gara per aggiudicare i lavori di restyling di questo primo tratto.
Diverso, invece, il discorso relativo a un’importante sfida come il “popolamento” della piastra sul Waterfront di San Girolamo. Dopo il bando andato deserto, il sindaco Antonio Decaro ha promesso, parlando a L’Edicola del Sud, di realizzare, in questo tratto di città, una “riqualificazione sociale”, che vedrà impegnati “amministrazione, scuola e cittadini”.

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