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In Basilicata cresce velocemente l’innovazione al femminile

L’innovazione al femminile cresce velocemente in Basilicata. Questo è quanto confermano i dati elaborati da InfoCamere per l’Osservatorio sull’imprenditorialità femminile di Unioncamere: sono 37 le start up innovative femminili registrate a fine settembre 2022, rispetto alle 8 dello stesso periodo del 2019. Le più numerose sono quelle di “servizi alle imprese” (31). Le start up innovative femminili lucane rappresentano il 23,7% del totale mentre le imprese femminili complessive sono 15.984, pertanto, la percentuale colloca la Basilicata al secondo posto subito dopo il Molise. Nell’arco temporale post Covid-19, insomma, molte donne hanno dato vita a questa particolare tipologia di impresa, costituita nella forma di società di capitali, specializzata nello sviluppo, nella produzione e nella commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico.

«La crescente propensione delle donne a impegnarsi in settori imprenditoriali più innovativi, oggi in gran parte ancora appannaggio degli uomini, è un fatto certamente positivo – sottolinea il presidente di Unioncamere, Andrea Prete -. Speriamo che sempre più giovani vogliano seguire questo esempio, scegliendo di laurearsi in discipline Stem, oggi tanto ricercate dalle imprese». 

Per Rosa Gentile, presidente Comitato Imprenditoria femminile Cciaa Basilicata, l’aumento considerevole delle start up innovative «va di pari passo con il crescente impegno delle donne nei settori a maggior contenuto di conoscenza, come i servizi di informazione e comunicazione, le attività finanziarie ed assicurative, le attività professionali, scientifiche e tecniche, l’istruzione e la sanità e assistenza sociale, che oggi rappresentano quasi il 10% dell’universo femminile che fa impresa». A detta della presidente materana, le imprenditrici hanno pagato il prezzo più alto della crisi pandemica, ma hanno anche saputo affrontare le difficoltà con eccezionali capacità di resilienza, problem solving, abilità multitasking. «Su queste doti tipicamente femminili dobbiamo continuare a far leva per essere artefici del nostro futuro. Dobbiamo accompagnare le aziende in un futuro di sviluppo e in un’economia della sostenibilità caratterizzati da sei parole d’ordine, ovvero pianeta, persone, profitto, parità, progresso, pace. La storia di un’impresa la fanno le persone e la nostra sostenibilità consiste nel fare bene per le nostre comunità», ha concluso Rosa Gentile.

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