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venerdì 11 Ottobre 2024
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Disagi in Basilicata: a Matera persone trascinate dall’acqua. I treni torneranno a circolare regolarmente martedì – VIDEO

Il nubifragio che si è abbattuto ieri su Matera, e tutta la Basilicata, ha causato allagamenti e danni. Tre persone sono state soccorse e messe in salvo dai vigili del fuoco dopo essere rimaste bloccate a causa delle intense piogge che ieri hanno provocato numerosi disagi in città e nei Comuni della provincia.

Un turista francese di 32 anni, che si era perso ieri sera vicino al ponte in legno che attraversa il torrente Gravina, a Matera, è stato raggiunto da tre specialisti del gruppo speleo alpino fluviale e, una volta messo in salvo, è stato affidato alle cure del 118. Sempre in serata una ragazza di 25 anni e un ragazzo di 28 sono stati soccorsi in un terreno nella zona di Calciano scalo dove erano rimasti bloccati a causa di un allagamento.

Intanto riprenderà il 6 giugno la circolazione ferroviaria sulla linea Taranto Metaponto – Potenza, interrotta da ieri pomeriggio a causa di un’alluvione tra Campomaggiore, in provincia di Potenza, e Salandra, in provincia di Matera. Le squadre dei tecnici di Rete Ferroviaria Italiana sono al lavoro per ripristinare la tratta compatibilmente con le condizioni meteo.

Il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, intanto, rassicura cittadini e turisti che «già nel pomeriggio di oggi le condizioni meteo pare si stiano stabilizzando e nonostante quanto accaduto non si registrano gravi danni a cose e persone, la situazione è al momento normalizzata e in sicurezza, senza particolari disagi stradali anche per chi deve rientrare o arrivare in città».

La diffusione dei video, spiega il primo cittadino di Matera, ha generato «preoccupazione a livello nazionale, ringrazio i sindaci che mi hanno chiamato mostrando vicinanza e apprensione». Le vie di accesso «sono percorribili salvo ulteriori peggioramenti, si raccomanda sempre la massima prudenza negli spostamenti essendoci ancora l’allerta gialla», ha aggiunto il sindaco di Matera che ha ringraziato i vigili del fuoco e la protezione civile per il «grande lavoro». Secondo Bennardi, inoltre, i lavori svolti nei mesi scorsi per la pulizia delle caditoie e dei tombini nei Sassi «possono aver contribuito solo marginalmente a contenere il fenomeno di una precipitazione improvvisa e intensa, nota come bombe d’acqua, ma hanno probabilmente impedito un livello ancora più alto raggiunto dall’acqua lungo le strade principali degli antichi rioni».

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