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domenica 22 Settembre 2024
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Antonio Materdomini (M5S): «Siamo stati fra i primi a introdurre temi come “transizione energetica” ed “economia circolare” nell’agenda politica italiana»

«I problemi della Basilicata sono arcinoti perché sempre gli stessi da anni». Questa la posizione di Antonio Materdomini (M5S), candidato nel collegio uninominale del Senato in Basilicata, il quale spiega i motivi della sua discesa in campo.

Quali i temi urgenti per la Basilicata?

«Ragionando in ordine di priorità, tenendo conto di quelle che sono le competenze dello stato centrale, c’è il tema delle infrastrutture. Il sistema viario è vecchio, molte arterie sono cantieri perenni, strade del tutto inadeguate a supportare il traffico di veicoli pesanti e mezzi privati. Penso alla SS 407 Basentana ormai totalmente impercorribile, alla Potenza-Melfi, alla 655 Bradanica e, permettetemi, alla totale mancanza di un sistema viario adeguato per una città in forte sviluppo come Matera, totalmente scollegata dal resto della regione. Purtroppo questa estate sarà ricordata come quella col maggior numero di incidenti, purtroppo molti con esito tragico. Bisogna fare presto, serve una cabina di regia Governo-Regioni per un piano nazionale di riduzione del gap infrastrutturale».

E per la sanità?

«Credo che il modello federale proposto dalla Lega si sia dimostrato un completo fallimento. La razionalizzazione dei presidi sanitari territoriali e la riorganizzazione delle Aziende Sanitarie ha di fatto penalizzato il nostro territorio. Come M5S stiamo pensando alla riforma del titolo V della Costituzione per riportare la Sanità in seno alla gestione diretta dello Stato. Inoltre, ci tocca dirlo, ne abbiamo preso atto durante le fasi più tragiche della pandemia: li abbiamo chiamati eroi, ma continuiamo a pagarli in maniera non adeguata. Urge riconoscere il giusto compenso ai dipendenti sanitari che ogni giorno lavorano senza sosta tra mille difficoltà».

Come superare la crisi economica, energetica e sanitaria in corso?

«Siamo orgogliosi di essere stati fra i primi a introdurre nell’agenda politica italiana, temi come “transizione energetica” ed “economia circolare”. Già con il Conte 1 e 2 abbiamo emanato provvedimenti anticiclici che miravano da un lato a riattivare l’economia creando nuovi posti di lavoro – circa 600 mila con il superbonus -, dall’altro a rinnovare l’ormai vetusto patrimonio immobiliare italiano, in chiave di incremento della classe energetica e sicurezza strutturale degli edifici. Per attuare una corretta transizione energetica, bisogna ottimizzare il consumo delle risorse e il primo passo è senza dubbio eliminare gli sprechi. Abbiamo recuperato il ritardo accumulato dallo stato italiano per il recepimento della RED II sulle comunità energetiche. Un altro passo verso l’autoconsumo. In altre parole, ciò che ormai il conflitto russo-ucraino ha messo sotto gli occhi di tutti, è sempre stata fra le priorità del M5S: raggiungere l’indipendenza energetica attraverso la transizione dal fossile al rinnovabile. C’è un’intera economia dietro il tema della transizione ecologica, nuovi paradigmi produttivi, nuovi materiali innovativi. È un processo già avviato e non più procrastinabile».

Quali le vostre proposte per i giovani lucani?

«L’obiettivo è quello di eliminare stage e tirocini gratuiti e puntare alla stabilizzazione degli sgravi per l’acquisto della prima casa. In particolare in Basilicata bisogna puntare su alcuni settori che possono essere determinanti: il turismo, le nuove tecnologie e l’agricoltura che in un sistema virtuoso possono essere complementari e moltiplicare le opportunità; basti pensare al turismo esperenziale che si incastra alla perfezione con l’agricoltura di qualità che possiamo garantire in regione». 

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