Home Basilicata M5S Basilicata: «Dalla Regione l’ennesimo schiaffo nei confronti dei lucani»

M5S Basilicata: «Dalla Regione l’ennesimo schiaffo nei confronti dei lucani»

Dura la reazione del M5S di Basilicata dopo aver appresso la notizia relativa all’annullamento della seduta del Consiglio regionale della Basilicata prevista per martedì 13 settembre. La decisione è stata presa “a maggioranza” dalla Conferenza dei capigruppo che si è tenuta ieri mattina. «Una scelta frutto della volontà della maggioranza di centrodestra che, evidentemente, vuole evitare scivoloni prima della tornata elettorale del 25 settembre. Ancora una volta i problemi dei lucani possono attendere, a parere di questa pattuglia di irresponsabili che si prefigge addirittura lo scopo di voler andare al governo di questa nazione», hanno dichiarato i grillini lucani in risposta a quanto accaduto.

I consiglieri regionali pentastellati parlano dell’ennesimo schiaffo all’istituzione del Consiglio Regionale, mai così umiliato in questa maniera nel corso della sua giovane storia. «Complimenti vivissimi anche al presidente Cicala che, ancora una volta, dimostra tutta la sua inconsistenza e la sua inadeguatezza a ricoprire il ruolo a lui assegnato». 

Gianni Perrino, Gianni Leggieri e Carmela Carlucci invitano i cittadini a riflettere seriamente prima di «concedere la fiducia a queste persone. Basti pensare alla disastrosa gestione della Regione avutasi in questi oltre tre anni di legislatura e agli alti livelli di rissosità raggiunti tra chi avrebbe dovuto perseguire intenti comuni e progetti alternativi a quello che era divenuto ormai il ‘partito regione’. Un Consiglio Regionale che gli esponenti di centrodestra considerano alla stregua di un saloon o di un vero e proprio bivacco» hanno specificato.

Gli esponenti del M5S poi rivolgono un attacco al presidente della Regione: «Poi c’è Bardi, il pensionato delle fiamme gialle che ha deciso di fare della Basilicata il suo buen retiro: invece di affrontare di petto le sue responsabilità preferisce rinchiudersi in qualche salotto ovattato oppure prestarsi vergognosamente alla propaganda architettata dal suo padrone, Silvio Berlusconi», hanno concluso.

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