Home Basilicata Matera Matera, caso Stifano: le consigliere Tosti e Scarciolla abbandonano l’aula per protesta

Matera, caso Stifano: le consigliere Tosti e Scarciolla abbandonano l’aula per protesta

«Assistiamo sbigottite al silenzio assordante dell’amministrazione Bennardi, del sindaco in primis, dell’assessora alle Pari opportunità e di tutte le consigliere, essendo questa amministrazione la prima ad avere un numero così alto di consigliere elette in maggioranza, che tacciono incomprensibilmente di fronte alla reiterata condivisione di messaggi misogini e sessisti da parte del collega Nicola Stifano». È quanto hanno comunicato le consigliere comunali Cinzia Scarciolla e Milena Tosti le quali hanno deciso, nella seduta della Commissione Pari opportunità di ieri, di abbandonare l’aula in segno di protesta, dopo aver posto la questione pregiudiziale al presidente Stifano e a tutta la maggioranza chiedendo una netta presa di posizione pubblica rispetto alla vicenda con «l’adozione di atti consequenziali dovuti e necessari».

Le consigliere hanno precisato che a questa richiesta sono arrivati solo «giri di parole, funamboliche omissioni, fino ad una vera e propria mistificazione della realtà che è arrivata persino alla negazione dell’entità dello stesso problema. Sconcertante è aver assistito alla vaghezza con la quale l’assessora Tiziana D’Oppido ha sostanzialmente negato di conoscere il problema, pur avendo dichiarato di essere stata contattata da una consigliera sulla vicenda». Le due consigliere hanno poi giudicato sconcertante l’intervento del capogruppo cinque stelle della maggioranza, Francesco Salvatore che «ha sostanzialmente prima difeso il collega di partito Stifano, poi accusato le sottoscritte consigliere Tosti e Scarciolla di aver addirittura “aggredito” il presidente Stifano, determinando così un capovolgimento della realtà e un ulteriore colpevolizzazione di chi, invece, ha soltanto fatto il proprio dovere, affermando la cultura del rispetto, della dignità delle donne, contro ogni forma di abuso».

Da qui la posizione assunta dalle consigliere: «I diritti non si calpestano, si difendono e noi non arretreremo di un passo nella difesa della dignità delle donne e delle istituzioni. Non prenderemo parte attiva ai lavori della commissione finchè non vedremo atti concreti da parte di questa amministrazione con le dimissioni del presidente Stifano».

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