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Matera, Giovanni Bruno: «Felice del mio primo posto nella categoria non professionale per il Carro Trionfale»

«Sono molto contento del risultato e ringrazio tantissimo la commissione per il loro giudizio». Questo il commento di Giovanni Bruno, artista materano che si è classificato al primo posto nella categoria non professionale nell’ambito del bando per la costruzione del “carro trionfale” 2023. Grande soddisfazione per il materano che ha ottenuto un giudizio estremamente positivo da parte della commissione incaricata dal cda dell’associazione Maria Santissima della Bruna.

Cosa ha ispirato il suo lavoro? Cosa intende rappresentare con l’opera?

«La scena centrale del tema per il Carro Trionfale in onore di Maria S.S. della Bruna dell’anno 2023, raffigura l’atto di affidamento della comunità cristiana, rappresentata dal discepolo evangelista Giovanni, da parte di Gesù a sua madre Maria, diventando lei stessa la Madre di tutti noi. Il tutto viene rappresentato, in maniera innovativa, mentre il figlio di Dio risorge, il suo miracolo più eccezionale. Qui si ricollega con l’avvenimento delle nozze di Cana, dove Maria chiede al figlio di risolvere il problema del vino che è venuto a mancare, episodio che porterà al primo miracolo di Gesù, quando si offre al mondo e dove nacque la Fede. Quindi è stato d’ispirazione Gesù che si offre a noi “Dal mistero dell’Eucaristia” e l’affidamento degli uomini alla Madre “ai ministeri della Chiesa”, quindi è importante la figura di Maria che noi materani celebriamo principalmente il 2 luglio nella nostra amata Festa della Bruna».

Quest’anno per la prima volta nella storia, ci sarà un carro trionfale al femminile. Cosa intende dire alle quattro artiste materane che si sono aggiudicate il bando?

«Innanzitutto sono molto felice ed esprimo congratulazioni vivissime! È bello che ci siano nuovi autori del Carro e quindi nuovi differenti stili. Quindi auguro loro buon lavoro e far diventare questa edizione della Festa della Bruna storica e di mostrare alla città e al mondo le loro capacità».

Così giovane, ma così già apprezzato. L’anno prossimo sarà l’anno giusto per concorrere nella categoria professionale?

«Non nascondo che mi piacerebbe. Però la strada è ancora lunga ed ho ancora molto da imparare prima di poter portare un progetto per la categoria professionale».

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