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sabato 28 Settembre 2024
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Matera, i consiglieri di opposizione: «Stifano si dimetta immediatamente dalla presidenza»

«La violenza contro le donne passa anche dai social media e il fenomeno non risparmia la nostra città. Gli abusi verbali, la diffusione di immagini e video offensivi, gli insulti, la denigrazione, sono solo alcuni dei modi in cui si manifesta la violenza di genere. Le istituzioni dovrebbero condannare questi messaggi, non condividerne il contenuto come ha fatto sui social il consigliere del M5s, Nicola Stifano, nonché presidente della Commissione Cultura e pari opportunità del Comune di Matera». È quanto hanno dichiarato i consiglieri comunali Cinzia Scarciolla, Milena Tosti, Imma Milia Parisi, Pasquale Doria e Liborio Nicoletti, i quali hanno denunciato il comportamento assunto dal consigliere Stifano, legato alla condivisione di «contenuti social intrisi di misoginia e sessismo».
Il riferimento è a un video condiviso sull’account Facebook, in cui vengono attaccate con un linguaggio disgustoso e volgare le mamme materane, preoccupate per la questione della mensa scolastica.

«Stifano, nel post con cui ha condiviso il video (da tener presente che il video era una diretta che il consigliere Stifano ha salvato e condiviso) afferma “A quest’uomo gli darei il Nobel… forse con un linguaggio colorito e forte ma incisivo e vero! Come dargli torto!”.
Nonostante i contenuti misogini e sessisti, il video viene quindi esaltato e diffuso come un esempio positivo cui attribuire un premio riservato alle menti più brillanti», hanno aggiunto i consiglieri che poi hanno specificato come quest’ultimo non sia un caso isolato visto che «Stifano si era già reso protagonista di gravi affermazioni negazioniste della violenza contro le donne assimilando tale fenomeno alla violenza in generale senza alcuna specificità di genere».

Pertanto oltre a respingere con assoluta fermezza «la misoginia, la violenza verbale, la denigrazione, la colpevolizzazione veicolata da questo video e sostenuta da un esponente politico, da una carica istituzionale», i consiglieri comunali di opposizione chiedono le dimissioni da presidente della Commissione Cultura e pari opportunità, in quanto, «il fatto increscioso da una parte tradisce la condivisione di convinzioni stereotipate ormai inaccettabili, dall’altra l’incapacità di comprendere il fenomeno della violenza di genere, le sue manifestazioni più o meno subdole, i suoi effetti nella vita delle donne. Una combinazione di fattori che determina l’incompatibilità del suo nome con la carica istituzionale che attualmente ricopre».

Infine viene anche chiesto all’assessora alla Cultura e pari opportunità, Tiziana D’Oppido, di intervenire sull’accaduto «con un’azione che possa chiarire la sua posizione in merito a questa vicenda» e alle istituzioni competenti di «prendere le distanze dall’accaduto».

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