Ridotta del 25 per cento l’assistenza specialistica nelle scuole per bimbi con disabilità, il Comune di Matera taglia le ore dedicate ai più piccoli. Il problema? Sono i soldi. Troppi per coprire tutti.
La denuncia
A sollevare il caso sono i consiglieri comunali Cinzia Scarciolla (Più Europa) e Angelo Lapolla (Azione) che intervengono per sollecitare il Comune di Matera ad intervenire.
Ma che cosa è accaduto? Perché questa decisione?
In pratica, come pure spiegano i consiglieri per effetto dell’aumento contrattuale orario il budget inizialmente stanziato in bilancio di circa € 500mila non era sufficiente a garantire il servizio finora offerto. Un servizio che il Comune garantisce da venti anni.
«Pur nelle difficoltà di bilancio la politica avrebbe dovuto tentare di adeguare il fondo per garantire lo stesso servizio, ma, ed è questa la cosa che ci rammarica di più, non ci risulta alcun tentativo in tal senso», scrivono i consiglieri in una nota resa pubblica.
Ma che cosa si poteva fare: «Sarebbero bastati circa 100.000 € all’anno, una somma facilmente rinvenibile tra le voci di bilancio», dicono i consiglieri.
L’assenza di un simile impegno di spesa ha portato al taglio di 485 ore all’anno, taglio che ha determinato una riduzione sostanziale della qualità del servizio nonché il taglio degli stipendi degli operatori coinvolti: tutto ciò accade da questo anno scolastico. Ma che cosa sarà per il futuro? Nulla, per tre anni sarà tutto così, perchè il bando ha durata di tre anni.
Meno assunzioni
Conti alla mano ci saranno meno ore per i bimbi con disabilità che nella scuola primaria non hanno le ore di sostegno coperte per tutta la durata dell’anno scolastico e ci sarà anche meno personale. Va ribadito che è anche vero che il numero di domande è sempre in aumento, ma questo non toglie che il disagio resta per centinaia di famiglie della città di Matera.
