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Matera, “Oltre l’Arte”: una società inclusiva passa dal lavoro

La realtà della cooperativa “Oltre l’Arte” fa scuola nella città di Matera nell’ambito dell’inserimento professionale di ragazzi e ragazze con sindrome di Down. A differenza di altre realtà italiane, dove l’ingresso in diversi settori professionali di persone con disabilità è abbastanza diffuso, nella città dei Sassi sono ancora poche le attività che spiccano per questa caratteristica. Eppure «sono proprio i ragazzi con sindrome di down a dettare, in senso buono, il clima nel nostro ambiente di lavoro». A dirlo è Uccio Santochirico, che ha seguito l’avviamento professionale di 7 ragazzi, oggi assunti a tempo indeterminato. Ancora poche, a livello istituzionale e politico, le misure che permettono l’inserimento lavorativo di persone con diverse abilità alla fine del percorso scolastico. «In un contesto come quello di Matera, in cui è già difficile trovare lavoro per soggetti normodotati, per questi ragazzi è ancora più complesso – prosegue Santochirico -, ma anche a livello familiare, quando un ragazzo riesce ad ottenere una remunerazione aiuta a far fiorire il nucleo della famiglia. La società dovrebbe essere alla portata delle persone più fragili per essere democratica e definirsi comunità». Un pregiudizio difficile da superare per le attività professionali è spesso quello dell’autonomia: «Il preconcetto che le persone con diverse abilità abbiano bisogno ininterrottamente di persone normodotate, per noi non è quasi mai vero: sono loro a migliorare i risultati. Anche nella miglior condizione della persona normodotata, non si raggiungerebbero gli stessi obiettivi se non ci fossero loro a trasformare le situazioni». Sulla sorprendente capacità di mediazione dei suoi colleghi “speciali”, Santochirico torna spesso: «Sicuramente sono loro ad insegnarmi ed insegnarci tanto. Quando capitano incomprensioni, hanno una capacità travolgente di recuperare i conflitti». Alla luce dell’esperienza della cooperativa “Oltre l’arte”, l’apporto che i ragazzi con sindrome di down infondono nell’ambiente di lavoro è indubbio: con autonomia, competenze e generando un clima sereno, il beneficio all’attività imprenditoriale è assicurato.

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