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lunedì 30 Settembre 2024
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Matera, ora Bennardi pensa alla staffetta M5s-Campo Democratico per la presidenza

Nuova giornata fitta di incontri, ma l’esito non cambia. Anche ieri, a Matera, si è tenuto l’ennesima riunione della coalizione di maggioranza guidata dal sindaco Domenico Bennardi. L’obiettivo? Cercare di trovare un’intesa per poter dar vita al “Bennardi-ter” e, quindi, consegnare una nuova giunta alla comunità dopo la scelta dello scorso 28 aprile del primo cittadino di revocare le deleghe assessorili. Siamo al 13esimo giorno di attesa senza una squadra di governo, dopo che le interlocuzioni erano già partite in netto anticipo con l’ingresso in maggioranza, negli scorsi mesi, del consigliere Francesco Lisurici, eletto con la Lega. Ad oggi è bloccato l’accordo per la questione legata al ruolo del presidente del Consiglio: Antonio Materdomini ha espresso la sua volontà di proseguire nonostante ci fosse un pre-accordo elettorale, dovuto a un cambio di presidenza fissato a metà mandato. Così “Campo Democratico” che conta tre consiglieri comunali (Visaggi, Paterino e Di Lecce) ha chiesto di poter esprimere il presidente (Visaggi): da qui la rottura totale della coalizione. Intanto nel Movimento 5 Stelle si è fatta strada l’ipotesi di avanzare l’attuale capogruppo, Francesco Salvatore, come presidente al posto di Materdomini. Idea sempre più concreta che ora sta facendo sorgere dei malumori nel gruppo con Materdomini che tornerebbe a essere consigliere comunale e, quindi, “penalizzato” dalla poca visibilità in vista delle prossime elezioni regionali. Un appuntamento segnato in agenda anche da Salvatore che è pronto a subentrare e attendere la data in questione. I problemi, però non nascono solo nel partito pentastellato: sullo sfondo c’è sempre l’avvocato Enzo Santochirico, regia di “Campo Democratico”, che continua a non cedere e richiede la possibilità di esprimere il nominativo (Visaggi) per la presidenza. E così tra trattative che riguardano anche l’opportunità di prevedere una divisione della presidenza (un anno per il M5s e un anno per Campo Democratico), la domanda che frena ancora il discorso è la seguente: chi va per primo? Chiaramente le elezioni ingolosiscono tutti i gruppi e soprattutto “Campo Democratico” non riesce più a fidarsi fino in fondo del M5s. L’impasse resta e Matera non fa 13: si attendono gli sviluppi nel 14esimo giorno.

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