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martedì 22 Ottobre 2024
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Matera: un “azzeramento” per un nulla di nuovo

Tiene banco a Matera la questione relativa all’azzeramento di giunta da parte del sindaco Domenico Bennardi. Così come raccontato, la decisione è stata sicuramente inaspettata e improvvisa: il primo cittadino ha voluto dare un messaggio forte all’intera coalizione di maggioranza, rimasta assolutamente sorpresa dalla mossa. Un azzeramento che, almeno sulla carta, sembrerebbe non avere molto senso: la scelta di licenziare l’esecutivo sarebbe avvenuta tra pochi intimi e sarebbe scaturita per l’insofferenza dei continui contrasti interni alla coalizione e non per una reale volontà di un cambio di passo dell’attività amministrativa. Da dove nasce la conferma? Dal fatto che attualmente le trattative stanno coinvolgendo tutti i nomi che oramai sono pre-annunciati da oltre due mesi e su cui le voci si fanno sempre più insistenti. Il M5s vorrebbe riconfermare l’assessora Tiziana D’Oppido (scelta apprezzata dal neo consigliere di maggioranza Francesco Lisurici), l’assessore Arcangelo Colella e le assessore Rosa Nicoletti e Valeria Piscopiello; i Verdi indicano nuovamente il proprio assessore Giuseppe Digilio (che punta alle regionali del prossimo anno); il consigliere Biagio Iosca ha fornito solamente il nominativo di Lucia Gaudiano; il PSI avanza la conferma dell’assessore Sante Lomurno e l’ingresso di Valeriano Delicio (subentra all’attuale assessore Michelangelo Ferrara); Campo Democratico vorrebbe mantenere l’assessora Maria Pistone e rimpiazzare Angelo Cotugno i cui rapporti con l’avvocato Enzo Santochirico (regia di Campo Democratico) non sono più ottimi. Nel mezzo chiaramente la questione legata alla presidenza del Consiglio (Antonio Materdomini dovrebbe avere la meglio su Maria Cristina Visaggi) che farebbe perdere un assessorato al Movimento 5 Stelle (a saltare sarebbe Valeria Piscopiello). Dunque verrebbe riconfermata buona parte della Giunta e riproposti alcuni nomi (Delicio su tutti) che da anni recitano già un ruolo importante nel panorama politico locale. Pertanto parliamo di manovre che non suscitano alcuna sorpresa, in quanto sono nell’aria da tempo. Cosa si evince? Che l’unico fine di Bennardi e della coalizione è quello di persistere nel tempo, costi quel che costi, nonostante la sconfitta del tanto decantato “modello Matera” sui palchi della campagna elettorale.

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