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venerdì 25 Ottobre 2024
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Sanità, liste di attesa: l’Asm di Matera recepisce e pone in attuazione il piano regionale di recupero

Dopo le polemiche delle ultime ore che hanno coinvolto l’intera provincia, la direttrice generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera, dottoressa Sabrina Pulvirenti ha informato che l’Asm ha recepito la deliberazione di Giunta Regionale n.487 del 22.07.2022 “Rimodulazione del Piano Operativo regionale per il recupero delle liste di attesa di cui alla DGR n.951/2020”.

La dg ha sottolineato che il provvedimento della Giunta regionale mira a rispondere tempestivamente alle richieste di prestazioni specialistiche ambulatoriali, soprattutto di diagnostica per immagini e non solo, screening e di ricovero ospedaliero non erogate nel periodo dell’emergenza epidemiologica conseguente alla diffusione del virus SARS-Cov-2 e, contestualmente allo scopo di ridurre le liste di attesa per gli interventi chirurgici urgenti e che devono essere serviti in regime di ricovero ordinario.

«Un provvedimento importante e tempestivo, voluto dalla Direzione strategica dell’Azienda, che intende tradurre in atti concreti la sua missione primaria: assicurare l’assistenza ai pazienti anche e soprattutto quando le liste di attesa presentano criticità», ha dichiarato la dottoressa Pulvirenti.

È stato reso noto che per le prestazioni ambulatoriali recuperabili – quantificate nel “Piano Operativo Regionale per il recupero delle liste di attesa” in 33.734 di cui 13.611 entro il 31 dicembre 2022 – secondo la ripartizione delle risorse effettuata dalla Regione, sono attribuite all’ASM circa 670 mila euro per il pubblico e circa 300 mila euro per il privato accreditato al quale è stabilito un obiettivo di 3.491 prestazioni entro la fine del 2022.

«L’ASM si attiverà sin da subito con piano denominato “in tempo per te”, in attuazione delle azioni progettuali individuate dalla Regione per realizzare gli interventi necessari, con il ricorso a prestazioni erogate dall’Asm stessa sia con  prestazioni erogate dal privato accreditato, e ciò nelle more che il confronto con le strutture private accreditate si arricchisca sempre più dell’integrazione con le strutture pubbliche e produca un supplemento di efficienza nella capacità di risposta ai bisogni di cura dei cittadini», ha concluso la dg, Pulvirenti.

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