Home Basilicata Peste suina africana: in arrivo un’ordinanza della Regione Basilicata

Peste suina africana: in arrivo un’ordinanza della Regione Basilicata

A seguito dei focolai di peste suina africana (PSA) che si sono verificati in alcune aree della Campania, ed in particolare a Serre e Montesano sulla Marcellana, la Commissione europea ha inteso ricomprendere nella zona infetta anche i Comuni lucani più vicini di Grumento Nova, Lagonegro, Moliterno, Paterno e Tramutola. A renderlo noto è la Regione Basilicata che ha annunciato come sarà emanata a breve una ordinanza del presidente Vito Bardi al fine di disciplinare i comportamenti da tenere nei cinque Comuni interessati e nei restanti territori della regione.

«Nella zona infetta, sarà inibita la movimentazione dei suini e saranno rafforzate le attività di ricerca e controllo delle carcasse dei cinghiali. Saranno inoltre intensificate da parte dei veterinari le attività di controllo degli allevamenti di suini. Nei restanti territori sarà possibile la movimentazione libera dei suini con il visto dei veterinari». La richiesta era stata anticipata in mattinata da Cia Basilicata, durante il “Tavolo Verde”, attraverso un puntuale monitoraggio e l’istituzione di una “barriera sanitaria” con una rete di sistemi di controllo: «Diventano inoltre indispensabili l’istituzione di un tavolo interdipartimentale tra Sanità, Agricoltura ed Ambiente e una task force», ha specificato l’associazione.


Nel pomeriggio da via Verrastro si è voluto rassicurare sul fatto che, in tutto il territorio regionale, saranno inoltre intensificate le attività di ricerca delle carcasse di cinghiali, così come previsto dal piano regionale di interventi urgenti per la lotta alla PSA, documento condiviso dalle direzioni generali Sanità, Ambiente e Agricoltura della Regione, approvato dalla Giunta regionale a luglio del 2022.
«Con questo provvedimento è stato inoltre istituito il nucleo operativo regionale per la lotta per la peste suina. Nell’ambito di queste attività dal gennaio 2022 ad oggi sono state esaminate in Basilicata circa 500 carcasse di cinghiali morti a seguito di incidenti stradali e circa 100 suini morti in allevamenti, e sono stati svolti controlli negli allevamenti, tutti con esito negativo», ha concluso la nota della Regione.

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