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sabato 27 Luglio 2024
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Tra le prime regioni in Italia per fonti rinnovabili ma la Basilicata non le sfrutta

Le Regioni giocano un ruolo fondamentale nella partita della neutralità climatica. Per capire come lavorano, quali sono i punti di forza e quali i fronti su cui migliorare, è stato sviluppato – in collaborazione con Ispra – il database Ciro (Climate Indicators for Italian RegiOns) che raccoglie per ogni regione tutti i dati su emissioni, energia, rinnovabili, industria, edifici, trasporti, agricoltura, vulnerabilità, suddivisi in 25 indicatori. Per ogni regione è presente, inoltre, una storia dal territorio, una buona pratica correlata ad una performance positiva della regione.

Come sta andando la Basilicata nella lotta al cambiamento climatico? Dal database Ciro lanciato dalla piattaforma Italyforclimate viene fuori una panoramica delle performance aggiornate della regione, con punti di forza e fronti su cui migliorare.

Emissioni: gli assorbimenti naturali in rapporto alla superficie regionale sono più elevati della media nazionale, mentre le emissioni pro-capite sono peggiori.

Energia: nel complesso, i consumi di energia pro-capite della Basilicata sono inferiori alla media nazionale, mentre il mix energetico primario della Regione si discosta abbastanza dalla media soprattutto grazie all’alta quota di fonti rinnovabili.

Rinnovabili: la Basilicata è una delle regioni con la più alta quota di consumi energetici da fonti rinnovabili in Italia, avendo raggiunto quasi il 50%; tuttavia nel 2022 non sono state attivate comunità energetiche rinnovabili e gli impianti rinnovabili installati sono rimasti ben al di sotto della media nazionale.

Trasporti: le emissioni pro-capite dei trasporti in Basilicata sono piuttosto basse; tuttavia, si osservano risultati meno positivi per il numero di automobili, per la quota di auto elettriche immatricolate e per il numero di passeggeri trasportati dal TPL in rapporto alla popolazione.

Edifici: la Basilicata registra buoni risultati sia in termini di emissioni pro-capite degli edifici che in termini di consumi medi delle abitazioni, allineati con la media nazionali; risultati positivi anche per quanto riguarda la quota di consumi elettrici degli edifici e la quota di edifici in classe A (12%), superiore alla media italiana (10%).

Industria: in rapporto al valore aggiunto, i consumi di energia dell’industria in Basilicata sono allineati alla media, mentre sia le emissioni che la quota di consumi elettrici registrano una performance peggiore della media nazionale. Agricoltura: si tratta di un settore in cui la Basilicata registra performance abbastanza positiva, essendo la seconda regione italiana per minore utilizzo di fertilizzanti e con una quota di agricoltura biologica elevata (26%); tuttavia, la regione registra anche emissioni agricole piuttosto alte e un alto numero di bovini allevati in rapporto alla popolazione.

Vulnerabilità: la Basilicata non è una regione criticamente esposta agli impatti dei cambiamenti climatici, ha infatti un basso numero di eventi estremi in relazione alla superficie, una bassa quota di consumo di suolo ed è la Regione in cui la popolazione è meno esposta al rischio alluvione (1%); nota dolente sono le perdite della rete idrica, le più alte in Italia.

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