Avevano rubato 2.800 euro dalla colonnina della cassa automatica di un distributore di carburante sulla circonvallazione di Grumo Appula, in provincia di Bari, a distanza di qualche giorno da un altro episodio simile.
Una circostanza che ha giocato a sfavore dei fratelli Domenico e Vito Ramunno, 27 e 29 anni, sui quali si sono concentrate le indagini dei carabinieri della Compagnia di Modugno, che in breve tempo li hanno rintracciati e arrestati, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal GIP del tribunale di Bari su richiesta della Procura.
Ai domiciliari anche Vito Liantonio, 29 anni, accusato del furto assieme a Vito Ramunno. Domenico Ramunno, invece, è accusato di furto di energia elettrica, aggravato e continuato.
Le indagini hanno avuto inizio la mattina del 14 ottobre, quando i carabinieri di Grumo hanno ricevuto una chiamata da parte di un dipendente del distributore di carburanti che, all’apertura della stazione di servizio, si è accorto che la colonnina della cassa automatica presentava un taglio triangolare ed era stata svuotata. Determinanti sono stati i video acquisiti ma, soprattutto, la conoscenza dei pregiudicati. A distanza di poche ore dal furto, i militari hanno fatto irruzione all’interno di una vecchia masseria sita nella contrada Lama Felice, lungo la Mellitto-Cassano, dove era risaputo vivesse da alcuni mesi Ramunno Domenico e all’interno hanno trovato i tre e gli indumenti utilizzati per il furto. Hanno poi accertato la perfetta compatibilità del flessibile adoperato durante il furto che per forma e colore risulta identico a quello che era contenuto in una confezione vuota trovata nell’abitazione di uno degli indagati.