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Boom di truffe agli anziani soprattutto a Bari: «In estate una vera e propria escalation di casi»

Una vera e propria escalation di truffe ai danni degli anziani a Bari. È quella che denuncia la Uil pensionati Puglia che parla di reati in aumento soprattutto nel periodo estivo, dato che le città si svuotano e i figli e i parenti delle persone anziane sono spesso fuori per le vacanze.

E così capita sempre più spesso che gli anziani ricevano telefonate o vengano fermate per strada da persone che si spacciano per rappresentanti delle forze dell’ordine o avvocati o che con la scusa di un incidente stradale o per la liberazione di un figlio o nipote da presunti arresti o problemi giudiziari, sottraggono somme di denaro in contante o oggetti di valore.

«Molte persone tendono a non denunciare i reati che hanno subito, per vergogna o timore», spiega la segretaria generale della Uil pensionati Puglia, Tiziana Carella, spiegando che il sindacato è impegnato «in campagne di sensibilizzazione e informazione in favore delle persone anziane, fornendo loro gli strumenti per prevenire e per evitare di essere truffati».

Proprio per proteggere questi cittadini, durante il periodo estivo è stato realizzato il progetto R-estate in compagnia, in collaborazione con l’assessorato al Welfare del Comune di Bari, nella sede dell’Ada, per supportare le persone rimaste sole in città e fornire loro i consigli utili per non cadere nella rete di malintenzionati.

A breve, ricorda il sindacato, saranno riattivati incontri e laboratori con esperti del settore per la prevenzione di episodi di truffe e raggiri per strada, telefonici e online.

Il consiglio è di «chiamare immediatamente le forze dell’ordine – conclude Carella – di non aprire mai la porta di casa a sconosciuti e non consegnare somme di denaro per pagare eventuali multe o cauzioni per salvare figli o nipoti da problemi giudiziari o simili». Inoltre è importante «non rispondere mai agli sms e ai messaggi di posta elettronica, apparentemente da parte dell’Inps, nei quali si chiede di aggiornare i propri dati anagrafici o di fornire il Pin del proprio conto corrente bancario».

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