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Boss ucciso a Casarano, in duemila alla marcia della legalità per dire «No a tutte le mafie»

«Gli eventi di sabato scorso, con la cruenta esecuzione mafiosa in pieno centro città, hanno riacceso i riflettori su una realtà dolorosa, sottolineando la necessità di un impegno rinnovato da parte di tutti noi. Questi atti di violenza richiedono una risposta decisa e congiunta, che vada oltre la semplice condanna e si traduca in azioni concrete». Così Anna Grazia Maraschio, assessora all’ambiente e alle politiche abitative della Regione Puglia, presente questa mattina alla manifestazione a Casarano, per ribadire la contrarietà ad ogni forma di criminalità e per dire “No a tutte le mafie”.

In strada con le istituzioni anche associazioni, studenti e cittadini. Insieme in una marcia per la legalità. Il corteo, organizzato dall’amministrazione comunale con la partecipazione di don Antonio Coluccia, il prete antimafia, ha voluto rappresentare una risposta alle azioni della malavita organizzata riguardo l’omicidio di sabato scorso, in pieno giorno, di Antonio Amin Afendi, il 33 enne di Casarano ritenuto boss emergente sul territorio.

Alla manifestazione secondo i dati della Questura, hanno preso parte circa 2 mila persone tra cui 30 sindaci della provincia, tra questi anche il primo cittadino di Lecce, Carlo Salvemini, parlamentari e assessori regionali. Il corteo, partito dai giardini pubblici William Ingrosso, ha percorso un tratto di strada fino ad arrivare in piazza Petracca, nei pressi del luogo dove è stato compiuto l’omicidio e dove il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, e don Antonio Coluccia hanno ribadito “l’importanza di affermare i valori della vita e della pace sociale e dello stare insieme per costruire un futuro migliore”.

«In questo contesto – conclude l’assessora -credo sia fondamentale adottare un approccio su un doppio binario: da una parte, sostenere senza riserve il lavoro degli inquirenti, essenziale per far luce sugli eventi. Dall’altra, è imperativo lavorare sul tessuto sociale, con un focus particolare sui giovani. Casarano deve riacquistare il suo ruolo di punto di riferimento culturale e sociale per l’intero territorio, attraverso le scuole, le attività culturali, e ogni iniziativa volta a rafforzare il senso di comunità e di appartenenza. La solidarietà e la vicinanza non sono semplicemente parole, ma azioni quotidiane che ci vedono impegnati al fianco di tutta la comunità casaranese. Sarà nostro impegno continuare a sostenere le realtà locali che lavorano virtuosamente, lavorando insieme per promuovere iniziative che possano contribuire al benessere collettivo e al rafforzamento del tessuto sociale ed economico di Casarano».

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