A incastrarlo è stato un mozzicone di sigaretta lasciato sul luogo in cui, insieme a dei complici, aveva commesso un furto.
Un 29enne della provincia di Foggia, sorvegliato speciale, è ritenuto componente della “banda del buco” che il 13 febbraio 2020 si rese responsabile di un furto in una gioielleria a Monopoli.
Secondo l’accusa, quella notte, insieme ai complici, il 29enne si introdusse in un’abitazione confinante con una gioielleria, introducendosi poi nell’attività commerciale con un buco nella parete. I ladri riuscirono a eludere il sistema di allarme e a impossessarsi di numerosi articoli di oreficeria e gioielli.
Il 29enne, che era un sorvegliato speciale e aveva l’obbligo di non allontanarsi dal comune di residenza, dovrà ora rispondere anche della violazione di quell’obbligo.
I carabinieri sono arrivati al giovane grazie alle analisi sul profilo genetico ottenuto da un mozzicone di sigaretta trovato al momento del sopralluogo nella gioielleria. Il 29enne è ora nel carcere di Foggia.
Ad avvalorare ulteriormente la tesi degli investigatori anche le risultanze dell’attività tecnica sul profilo genetico ottenuto da un mozzicone di sigaretta rinvenuto in sede di sopralluogo.
Al termine dell’operazione, il 29enne è stato tradotto presso la casa circondariale di Foggia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.