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sabato 27 Luglio 2024
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Indebitata ma vinceva gli appalti col trucco

BARI – Per poter partecipare alle gare d’appalto, mascherava i 50 milioni di euro di debito col Fisco, rateizzando il sospeso che, di fatto, non onorava mai fino in fondo. Il tutto, con la complicità di pubblici ufficiali che si facevano corrompere,  omettendo i controlli necessari e favorendo l’aggiudicazione illecita dei lavori nel settore della raccolta di rifiuti.

Così, stamattina, sono stati sottoposti a sequestro preventivo, denaro, beni mobili ed immobili per un valore complessivo di 20milioni di euro, a carico di sette indagati, per altrettante misure cautelari reali emesse dal gip Paola Angela De Santis, su richiesta dei pm Roberto Rossi e Giuseppe Dentamaro. L’attività investigativa della Guardia di Finanza della Compagnia di Monopoli, si è conclusa con la contestazione, a vario titolo, di reati contro la pubblica amministrazione, quali corruzione, frode nelle pubbliche forniture, turbata libertà degli incanti e reati fallimentari.
L’inchiesta ruoterebbe intorno alla Lombardi Ecologica srl, di Triggiano, specializzata nella raccolta e smaltimento di rifiuti solidi urbani. L’indagine inizia nel 2016, dopo una serie di esposti sulla mala gestione nel settore pubblico dei Comuni di Triggiano e Conversano.
Per poter partecipare alle gare d’appalto, mascherava i 50 milioni di euro di debito col Fisco, rateizzando il sospeso che, di fatto, non onorava mai fino in fondo. Il tutto, con la complicità di pubblici ufficiali che si facevano corrompere,  omettendo i controlli necessari e favorendo l’aggiudicazione illecita dei lavori nel settore della raccolta di rifiuti.
Così, stamattina, sono stati sottoposti a sequestro preventivo, conti correnti, beni mobili ed immobili per un valore complessivo di 20milioni di euro, a carico di sette indagati, per altrettante misure cautelari reali emesse dal gip Paola Angela De Santis, su richiesta dei pm Roberto Rossi e Giuseppe Dentamaro. L’attività investigativa della Guardia di Finanza della Compagnia di Monopoli, si è conclusa con la contestazione, a vario titolo, di reati contro la pubblica amministrazione, quali corruzione, frode nelle pubbliche forniture, turbata libertà degli incanti e reati fallimentari.
L’inchiesta ruoterebbe intorno alla Lombardi Ecologica srl, di Triggiano, specializzata nella raccolta e smaltimento di rifiuti solidi urbani. L’indagine inizia nel 2016, dopo una serie di esposti sulla mala gestione nel settore pubblico dei Comuni di Triggiano e Conversano.
Per poter partecipare alle gare d’appalto, mascherava i 50 milioni di euro di debito col Fisco, rateizzando il sospeso che, di fatto, non onorava mai fino in fondo. Il tutto, con la complicità di pubblici ufficiali che si facevano corrompere,  omettendo i controlli necessari e favorendo l’aggiudicazione illecita dei lavori nel settore della raccolta di rifiuti.
Così, stamattina, sono stati sottoposti a sequestro preventivo, denaro, beni mobili ed immobili per un valore complessivo di 20milioni di euro, a carico di sette indagati, per altrettante misure cautelari reali emesse dal gip Paola Angela De Santis, su richiesta dei pm Roberto Rossi e Giuseppe Dentamaro. L’attività investigativa della Guardia di Finanza della Compagnia di Monopoli, si è conclusa con la contestazione, a vario titolo, di reati contro la pubblica amministrazione, quali corruzione, frode nelle pubbliche forniture, turbata libertà degli incanti e reati fallimentari.
L’inchiesta ruota intorno alla Lombardi Ecologica srl, di Triggiano, specializzata nella raccolta e smaltimento di rifiuti solidi urbani. L’indagine inizia nel 2016, dopo una serie di esposti sulla mala gestione nel settore pubblico dei Comuni di Triggiano e Conversano, sulla liceità di una gara d’appalto aggiudicata proprio alla Lombardi.
Gli accertamenti avrebbero permesso di appurare che l’amministratore unico, Rocco Lombardi, fosse riuscito a mascherare i circa 50mlioni di debito col Fisco col frequente ricorso alla rateizzazione che non venivano mai onorate. Nonostante ciò, la Lombardi Ecologia srl conservava i requisiti previsti dal Testo Unico sugli Appalti necessari per l’aggiudicazione delle gare, grazie alla compiacenza di pubblici ufficiali. Un’altra vicenda, avvenuta prima della aggiudicazione illegittima, ha definitivamente acceso i riflettori sull’azienda triggianese, relativa a un contenzioso col Comune di Conversano per il mancato versamento del ristoro ambientale legato alla discarica di contrada Martucci, con un evidente conflitto giuridico (debitrice e allo stesso tempo aggiudicatrice). Oltre a Triggiano e Conversano, nel giro di appalti truccati rientrerebbe anche io comune di Cellamare. Proprio in un episodio avvenuto in quest’ultimo paese, nell’agosto 2017, sarebbe coinvolto il comandante della polizia municipale, accusato di corruzione per aver accettato in regalo un tonno rosso di 40 chili perchè facesse finta di non vedere l’inefficienza del servizio di igiene urbana gestito da una società controllata dalla Lombardi.
Gli indagati sono 11 anche se il provvedimento di sequestro preventivo ha riguardato solo 7 persone, tra cui tre ex funzionari del Comune di Conversano, un broker assicurativo e un referente della società satellite della Lombardi Ecologia srl.

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