Home Puglia Bari Parco della Giustizia, gli ambientalisti in prefettura: timori per l’incolumità della fauna

Parco della Giustizia, gli ambientalisti in prefettura: timori per l’incolumità della fauna

Continua la battaglia ambientalista contro la strage di alberi e animali che sta per compiersi nell’area del parco della Giustizia. Gli esponenti delle associazioni e movimenti facenti parte del coordinamento di associazioni e comitati Antonella De Simone, anche coordinatore regionale Puglia per Rivoluzione Ecologista Animalista, Nazareno Chimienti, per “Fare Verde”, Luigi Catinella del comitato per un Parco verde di quartiere ex casermette Capozzi e Milano e Donato Cippone di “Onda vere Puglia Facciamo Rete”, sono stati convocati in Prefettura per esporre le loro richieste riguardanti la possibilità di evitare l’ennesimo abbattimento di alberi, a favore di una colata di cemento in un’area dove, da quasi vent’anni, numerose specie animali avevano trovato riparo.

«Per quasi vent’anni – spiega Antonella De Simone, coordinatore regionale Puglia per Rivoluzione Ecologista Animalista – l’area delle due ex caserme Capozzi e Milano del quartiere “Carrassi” ha dato rifugio a numerosi animali, alcuni anche specie protette, che non possono soccombere sotto il peso delle ruspe. Siamo in periodo di nidificazione degli uccelli, sono stati avvistati nella zona esemplari di falchi grillai, ma anche serpenti e ricci. E questi sono solo alcuni degli esemplari che potrebbero abitare l’area che, di fatto, è diventata un’oasi. Per non parlare di un’area, destinata a verde pubblico, di 15 ettari, uno degli ultimi baluardi a presidio delle aree a “Verde di quartiere’“, che cadrebbe sotto il peso di oltre 500mila metri quadrati di costruzioni e calpestato da più di 4mila autoveicoli al giorno».

Gli ambientalisti tengono a specificare che, nonostante alcune voci circolate sui media, la demolizione vera e propria non sarebbe ancora iniziata. Avviati sono i lavori di preparazione del cantiere che, comunque, stanno spaventando gli animali. «Ci hanno segnalato numerosi gatti morti – fa sapere Donato Cippone – e abbiamo provveduto a far recuperare due esemplari di serpenti. È chiaro che gli animali, non sentendosi più al sicuro, stanno scappando. Gli uccelli potrebbero lasciare i nidi, abbandonando i pulcini a morte certa. Il Comune di Bari ha la responsabilità legale della tutela degli animali, sia domestici sia selvatici. Per questo abbiamo scritto un esposto ai Carabinieri del Corpo forestale dello stato, per denunciare quella che è una violazione».

Oltre all’esposto, datato 19 giugno, gli ambientalisti avevano protocollato, il 30 maggio, una richiesta per far esaminare l’area da un gruppo di esperti, per valutare lo stato degli animali e degli alberi. Gli esperti individuati sono Barbara Valenzano, ingegnere e referente nazionale del comitato scientifico dell’associazione Fare verde, Antonio Sigismondi, esperto in materia ambientale, Nico Monno, coordinatore nucleo operativo recupero e tutela fauna selvatica e Gaudiano Lorenzo, biologo, dottore di ricerca in Scienze evoluzionistiche ambientali.

A questa richiesta non ha ancora fatto seguito una risposta. «Abbiamo ribadito in Prefettura la necessità di un sopralluogo di esperti – afferma Cippone – non comprendiamo il perché di questo silenzio. Vogliamo solo che gli animali vengano tutelati e che si proceda secondo la legge».

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