Dalla droga sequestrata, opportunamente tagliata, si sarebbero potute ricavare circa 30 mila dosi per un guadagno finale complessivo di oltre 600 mila euro. E’ giusto per dare un’idea dell’importanza dell’operazione messa a segno dalla polizia a Turi. La nascondeva nella sua abitazione un quarantenne agricoltore con piccoli precedenti penali, arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Bari, con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini hanno preso spunto da una segnalazione su un anomalo via vai di persone all’interno di una palazzina nel centro di Turi. Durante un appostamento, è stato visto uscire un uomo dallo stabile con in mano un secchio e una busta. I poliziotti lo hanno bloccato, scoprendo che stava trasportando un sacco contenente sostanza polverosa, poi rivelatasi materiale per tagliare l’eroina pura, mentre nel secchio aveva una pressa artigianale del tipo comunemente utilizzato per il confezionamento dello stupefacente.
La sua casa, in realtà, era stata trasformata in un vero e proprio laboratorio della droga. Sono stati sequestrati 15 panetti di eroina per un peso complessivo di circa 8 chili e materiale per il peso e il confezionamento delle dosi di stupefacente. Il 40enne turese è stato trasferito in carcere in attesa della convalida dell’arresto. Considerato il notevole quantitativo di droga sequestrata, è difficile che l’agricoltore gestisse da solo l’illecita attività di confezionamento ed eventuale spaccio di eroina. Ma la conferma arriverà dal prosieguo delle indagini dei poliziotti della Squadra Mobile del capoluogo e non si escludono a breve ulteriori sviluppi.
