Home Cultura e Spettacoli Bif&st ai nastri di partenza, Laudadio: «Sarà il festival dei ragazzi»

Bif&st ai nastri di partenza, Laudadio: «Sarà il festival dei ragazzi»

Venerdì partirà ufficialmente l’edizione 2023 del Bif&est. Tanti gli ospiti internazionali tra registi, attori e addetti ai lavori del mondo del cinema. «Siamo pronti e pieni di sorprese». A spiegarlo è Felice Laudadio, fondatore e direttore artistico del festival.

Anche quest’anno il Bif&st porterà a Bari un parterre di ospiti internazionali. Un obiettivo raggiunto?

«È una novità rispetto alle scorse edizioni. Siamo riusciti, concentrando molto gli sforzi, a portare pressoché tutti i registi sia del panorama internazionale, per gli incontri pomeridiani al Petruzzelli, sia molti degli autori delle anteprime. Unico rammarico è non avere ospiti americani a causa dei costi elevati degli spostamenti. Ma siamo in ogni caso riusciti ad assicurarci presenze internazionali molto importanti e interessanti».

Ampio spazio agli incontri e ai laboratori. Avete già dei riscontri da parte del pubblico dopo l’apertura delle prenotazioni?

«Avremo laboratori dedicati sia alla sceneggiatura che alla recitazione, tenuti da due grandi professionisti come Franco Bernini e Milena Mancini. Ma il vero fenomeno che abbiamo scoperto proprio in questi giorni e che ci riempie di orgoglio è l’attenzione e l’interesse degli adolescenti per gli appuntamenti del mattino al teatro Piccinni con gli scienziati e gli esperti del Cnr. Per ognuno degli appuntamenti ci saranno ogni giorno 600 ragazzi provenienti da tutte le scuole di Bari e dalla provincia. È un elemento straordinario e una novità, non solo per il festival del cinema di Bari, che ci sia una così forte partecipazione dei ragazzi per un ciclo di incontri dedicati alla scienza e ai temi dell’ambiente e del cambiamento climatico. Nell’ultima giornata di questo ciclo di incontri gli studenti convergeranno sul Petruzzelli potranno ascoltare il presidente del Bf&st 2023 Volker Schlöndorff dialogherà con lo scienziato Antonello Pasini sul problema della desertificazione in Africa. Sapere che ci sono tanti ragazzi interessati a temi del genere ci apre il cuore».

In questa edizione del festival ci sarà molto spazio anche per Bari. Cosa è in serbo per gli spettatori?

«Avremo due anteprime mondiali assolute di serie e film che sono stati girati interamente nel capoluogo negli scorsi mesi. Si tratta del Metodo Fenoglio, basato sugli scritti di Gianrico Carofiglio e interpretato da Alessio Boni e Il Patriarca diretto e interpretato da Claudio Amendola. Quando abbiamo concluso lo scorso festival questi autori iniziavano a girare e adesso siamo pronti a presentare il lavoro finito al pubblico».

Siamo arrivati alla quattordicesima edizione del Bif&st e il festival è sempre più attrattivo ogni anno che passa. Continuerà a crescere?

«L’interesse del pubblico per la manifestazione è fuori da ogni dubbio, e lo dimostrano i biglietti esauriti a poche ore dall’apertura delle prenotazioni e dell’acquisto dei biglietti. Ogni serata del Bif&est è sempre accompagnata da un bagno di folla. Crescere per noi vuol dire far crescere il pubblico, che resta uno degli obiettivi fondamentali che abbiamo, ed è per questo che ci interessa il pubblico dei giovani. Ettore Scola, presidente del Bif&st fino alla sua scomparsa, era sempre molto colpito dalla massiccia presenza di ragazzi a tutte le proiezioni».

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