Home Cultura e Spettacoli Cittadella di San Nicola, possibile restyling

Cittadella di San Nicola, possibile restyling

Un percorso di luci per terra, una colonna luminosa che spunta dal mare e videoproiezioni quotidiane sulla facciata del Museo nicolaiano. Sono solo alcune delle novità che potrebbero accompagnare la zona circostante la Basilica, sulla base del progetto che sarà donato in questi giorni al Comune. A redigerlo è stata un’equipe guidata dall’architetto Lelio De Nicolò.

«Abbiamo il dovere di sistemare e valorizzare un luogo così importante – spiega Alberto Losacco, presidente dell’Accademia Cittadella Nicolaiana -. Pensiamo alla pavimentazione, non è uniforme, il progetto invece creerebbe un percorso pedonale scandito da cordoli in pietra». Ma ad attirare l’attenzione sono i sampietrini luminosi col simbolo del santo. «L’obiettivo – continua Losacco – è proprio quello di accogliere il turista in questo punto cruciale della città, rendendolo inconfondibile ed iconico».
A queste idee si aggiunge la riapertura del punto ristoro del Museo nicolaiano, questo sì pronto e visibile già da lunedì 13. «È la città vecchia che ce lo ha chiesto», afferma Losacco. Si tratta di un angolo dedicato al cibo, ma anche a incontri letterari organizzati dall’Accademia, là dove un tempo c’era un cortile abbandonato e una via che conduce al porto, ora si potrà trovare un’area di convivialità, in sintonia con la rinascita del museo. A causa delle norme anticovid è stato ripensato tutto il percorso multisensoriale che era la cifra caratterizzante del centro nicolaiano, dove non sono semplicemente esposti oggetti sacri, ma si può intraprendere un viaggio nel tempo attraverso la musica e il cibo dal Medioevo ad oggi.
A maggio 2020 l’Accademia ha collaborato al progetto per la donazione di 170 tablet per le scuole cittadine e a favore dei ragazzi senza strumenti digitali adeguati per la didattica a distanza. Sempre in questi mesi, grazie al contributo di Terna, ha lavorato a una APP in quattro lingue sulla Basilica, la vita del Santo e la città vecchia destinata ai turisti.
«Quest’estate abbiamo riscontrato una ripartenza abbastanza decisa, un afflusso di turisti confortante, per il 50% stranieri». Un passo in avanti per l’accoglienza turistica potrebbe essere, a detta di Losacco, la «pedonalizzazione di tutta l’area che porta alla Basilica, oggi invece carrabile. Non trascuriamo il fatto che i crocieristi arrivano proprio in quel punto, è di fatto il biglietto da visita della città».
All’inaugurazione del punto ristoro interverranno il priore padre Giovanni Distante e l’arcivescovo Giuseppe Satriano, proprio per dare un segnale di rinascita e di valorizzazione di una parte della città che è unica, dove la tradizione popolare si fonde con la cultura, l’arte e la religione. Il tutto esposto in un museo rinato, pensato per tutte le generazioni, reso fruibile da percorsi innovativi.

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