Ostuni chiama Dublino: come accade in molte città di tutto il mondo – dalla capitale d’Irlanda a Trieste, da Genova a Seattle… -, sarà festeggiato ufficialmente per la prima volta nella città bianca (e in Puglia), con il sostegno dell’amministrazione cittadina, domenica 16 giugno 2024 in Villa Comunale, dalle 17 alle 23 e oltre, il fatidico giorno del 1904 durante il quale James Joyce ambientò le avventure di Leopold Bloom in uno dei romanzi cardine del ‘900, Ulisse.
Le vicende del romanzo
Il romanzo di James Joyce, pubblicato nel 1922, narra le vicende di Leopold Bloom, un uomo comune dublinese di origine ebraica, nel corso di una singola giornata, il 16 giugno 1904. La trama si snoda attraverso la città di Dublino, intrecciando le vicende di Bloom con quelle di altri personaggi, tra cui il giovane intellettuale Stephen Dedalus, già protagonista di Ritratto dell’artista da giovane. La struttura del romanzo ricalca in modo parodistico quella dell’Odissea di Omero. I 18 capitoli corrispondono a altrettanti episodi omerici, e i protagonisti e i luoghi sono associati a figure e ambientazioni del poema greco.
La lettura pubblica
Animeranno l’incontro ininterrotto di cinque ore e più docenti universitari, critici e registi cinematografici, pittori e musicisti, fotografi e filmmaker. Ma soprattutto, quasi cinquanta lettori – studenti e docenti delle scuole superiori di Ostuni, Fasano, Brindisi, attrici e componenti di gruppi di lettura, altri joyciani appassionati – che si alterneranno nella lettura ad alta voce di brani tratti dai 18 episodi del romanzo.
I 18 episodi
Le sue giornate sono scandite da impegni quotidiani, ognuno rappresentato nei diciotto episodi del romanzo, che simbolicamente rispecchiano quelli dell’Odissea: la colazione, una visita alla sede del giornale dove lavora come agente pubblicitario, una passeggiata per le strade, soste nei pub e la partecipazione al funerale dell’amico Patrick Dignam, vittima dell’alcool. Ogni attività diventa un viaggio della coscienza. Dopo aver sepolto l’amico, vagando solitario per i viali del cimitero, Bloom riflette sulla morte. Solleticato dalle insegne pubblicitarie, riflette sui desideri umani. Durante il suo vagare, Bloom incontra Stephen Dedalus, un giovane insegnante, aspirante poeta, idealista e inquieto. Entrambi cercano inconsciamente qualcosa: Bloom il figlio perduto, Stephen una figura paterna.
Si incontrano prima alla redazione del giornale, poi in Biblioteca. Infine, quando Stephen, ubriaco, viene aggredito in un quartiere malfamato, Bloom-Ulisse aiuta questo ritrovato Telemaco, offrendogli ospitalità con affetto quasi paterno. A casa di Bloom, i due passano la serata conversando fino a notte fonda. Molly, a letto, tra veglia e sonno, riflette sulla giornata e sulla sua vita. In un lungo monologo interiore, rievoca le sue esperienze dall’infanzia alla giovinezza; il rapporto con gli uomini e il marito che tradisce pur amando; e su Stephen, che vorrebbe accogliere nuovamente dopo aver riempito la casa di fiori. Molly manifesta una vitale esuberanza che, a differenza di Bloom e Stephen, le permette di accettare la vita. Il ricordo gioioso dei baci ricevuti chiude il romanzo.
L’amore per la letteratura
Uomini e donne, sedicenni e ottantenni, italiani e inglesi, si metteranno in gioco forti del loro amore per la lettura e per la letteratura: un successo di partecipazione lusinghiero, che ci conferma nell’idea che le iniziative culturali che mirino a suscitare una partecipazione attiva dei cittadini abbiano anche da noi una loro significativa richiesta, forse sommersa ma che non chiede che occasioni per emergere. Occasioni in cui ci si misura con testi straordinari come Ulisse attorno alle quali costruire un confronto, profondo come solo la lettura ad alta voce può favorire, con un grande classico del pensiero e della creatività umana. Un’opera monumentale e complessa, considerata uno dei romanzi più importanti del XX secolo, con una trama intrecciata, lo stile sperimentale e la profonda esplorazione dei temi universali che continuano ad affascinare e sfidare i lettori di tutto il mondo.
