Home Cultura e Spettacoli Diego Buttiglione: «Il mio sogno è ballare al Teatro Petruzzelli»

Diego Buttiglione: «Il mio sogno è ballare al Teatro Petruzzelli»

«Ho iniziato per gioco e un po’ tardi, avevo 11 anni e mia madre faceva la segretaria in una scuola di danza a Gioia del Colle. Ho cominciato a ballare e non mi sono più fermato». Chi l’avrebbe detto che quella strana coincidenza sarebbe stata così determinante per il futuro del ballerino Diego Buttiglione, il più giovane europeo a diplomarsi al Bolshoi di Mosca.

Il ventiseienne muove i suoi primi passi di danza in Puglia, per poi approdare a “La Scala” di Milano con in valigia tanti sogni e solo 12 anni. Decide poi di tentare due audizioni, a Cannes e a Mosca, superandole entrambe. Non ha dubbi nello scegliere la seconda meta, «il tempio della danza», il Bolshoi. «A 14 anni – racconta – mi sono trasferito in Russia. È stato molto difficile i primi tre mesi, non parlavo né inglese né russo. Ogni mattina alle 8.30 avevamo lezione di russo, poi andavamo a lezione di danza e a seguire facevamo storia, matematica, storia della danza, storia della musica».
Diplomatosi a 17 anni, il ballerino torna in Italia, tra Genova e Roma. Poi, la volta dell’America con la compagnia Columbia Classical Ballet in South Carolina e di nuovo la Puglia. È a Bari che Buttiglione partecipa a un concorso che cambierà la sua vita: in giuria c’è Nina Ananiashvili -descritta dal Daily Telegraph come una delle 12 più grandi ballerine di tutti i tempi – che diventerà la direttrice dell’attuale compagnia a Tbilisi, in Georgia, con cui l’artista lavora da 6 anni, interrotti soltanto da una breve tappa a Budapest. «Poi è arrivato il covid e abbiamo perso due anni. Per un ballerino la carriera è molto corta: perdere gli anni dai 24 ai 26 è un duro colpo perché è il periodo in cui da un lato il fisico ti permette di più e dall’altro hai già un po’ di esperienza». È così che il lockdown spegne le luci dei teatri, che avrebbero riaperto i loro battenti a pieno ritmo solo dopo la scorsa estate, rendendo di nuovo possibili spettacoli e tournée, come quella conclusa a dicembre in Spagna dove Diego indossava le vesti dello schiaccianoci. «Tra due settimane – continua il ballerino – abbiamo 4 spettacoli del “lago dei cigni”, a marzo andiamo una settimana in Oman e il prossimo autunno dovremmo essere a Dubai».
Solo il lockdown è riuscito a rallentare la carriera del giovane Diego che con la compagnia georgiana ha attraversato mari e continenti, toccando Giappone, Finlandia, Spagna, Russia, Cina. La pausa, per il momento, è previsa solo nel mese di agosto, quando il ballerino può permettersi di tornare a Gioia del Colle. Per il futuro, invece, l’idea di tornare da queste parti non è da escludere, «forse da insegnante, forse aprendo una scuola di danza per professionisti», ma con un sogno ben in mente, quello di «ballare in Puglia, al Petruzzelli, uno dei teatri più belli che io abbia mai visto». E, di teatri, Diego, ne ha visti tanti.

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