Home Cultura e Spettacoli Dopo undici anni si ricorda la ragazza di Avetrana

Dopo undici anni si ricorda la ragazza di Avetrana

Stasera va in onda sulla piattaforma Sky la prima delle quattro puntate della docuserie “Sarah – la ragazza di Avetrana”, prodotta da Groenlandia e tratta dall’omonimo libro scritto da Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni (Fandango Libri, 2020) che ricostruisce tutta la vicenda non solo dal punto di vista giudiziario ma anche mediatico, concentrandosi sulla sua spettacolarizzazione. Questo tragico evento ha sconvolto e segnato l’Italia, modificando in maniera importante la conduzione di una indagine, sin dai suoi primi momenti.

«Poche cose si sono conficcate nella mia memoria – ha affermato Flavia Piccininni – come lo sguardo di Concetta Serrano, la madre di Sarah Scazzi, quando lungo la diretta di Chi l’ha visto?  Federica Sciarelli le comunicò che la figlia era morta, e che nelle campagne intorno Avetrana se ne stava cercando il corpo guidati dallo zio Michele. Quello non è stato solo l’ultimo episodio del horror show che si stava dipanando in Salento, ma la definitiva perdita dell’innocenza del nostro Paese».
Molte le ipotesi che si alterneranno durante i quarantadue giorni di ricerca. Ipotesi che sveleranno segreti e rancori, arrivando a costruire un incredibile reality show dell’orrore e del grottesco. Avetrana, il paese dove tutto si svolge, ne sarà un vero set a cielo aperto. La serie cerca di spiegare come il comune tarantino rappresenti il caso che più di ogni altro ha canalizzato l’attenzione mediatica, creando un vero e proprio circo per il quale non interessava più la ricerca della verità, quanto sviscerare tutti gli aspetti più morbosi.

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