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Elodie e suo ruolo in “Ti mangio il cuore”: «Personaggio complesso. Per me una sfida»

Elodie si cimenta nel ruolo di attrice in un film drammatico, pronta a mostrare un altro lato di sé. La cantante è la protagonista di “Ti mangio il cuore”, film di Pippo Mezzapesa presentato al Festival di Venezia 2022. Ti mangio il cuore è basato sulla storia vera della prima pentita donna della mafia del Gargano. Marilena, madre di tre figli e divisa nella pellicola tra un marito possessivo e un giovane uomo di un clan rivale follemente innamorato di lei, lotta per sé e per la sua prole in una realtà dominata dalla logica dell’onore e del maschilismo. Tra i clan del Gargano gli affetti familiari e le relazioni tra madri, figli, fratelli e membri del clan raggiungono livelli viscerali, quasi morbosi: il tutto in una realtà rurale in cui si riscuote il pizzo e si fa il formaggio di capra, la mattina si uccide e il pomeriggio si fa pastorizia. Ti mangio il cuore propone un racconto mafioso tutto sommato convenzionale, che fatica non poco nel mostrare le peculiarità di questi territori e del loro sistema criminale rispetto a quelle più raccontate della Sicilia. A cambiare sembra essere più che altro l’accento: dal siciliano al foggiano. L’unico elemento che distingue questo film nel suo modo di ritrarre la mafia è la potente fotografia in bianco e nero scelta dal regista.

Ti erano stati proposti altri film prima di questo? Perché hai scelto “Ti Mangio il Cuore” come esordio?

«Leggendo il copione l’ho trovato subito molto interessante e fin dalla prima telefonata con Pippo Mezzapesa mi sono sentita a mio agio. Interpretare il personaggio di Marilena, così complesso, strutturato e in continua evoluzione, rappresentava una sfida che un po’ mi spaventava ma io vivo la paura come uno stimolo a impegnarsi, studiare, fare sempre meglio e quindi mi sono buttata in questa avventura».

È cambiato il suo rapporto con il territorio pugliese dopo aver finito le riprese del film?

«La Puglia per me è sempre stata una seconda casa, ci ho vissuto per anni. Tornarci per girare “Ti mangio il cuore” mi ha fatto scoprire zone che non conoscevo prima e mi ha permesso di imparare un nuovo diletto».

“Proiettili” è il tuo nuovo brano, tema della colonna sonora originale di “Ti mangio il cuore”, com’ è stato lavorare a un brano legato a un’esperienza cinematografica?

«“Proiettili” scritta con Elisa e Joan Thiele, che ne ha anche curato la produzione con Emanuele Triglia, è un brano dark, un viaggio introspettivo, una prima volta che mi ha permesso di cantare con Joan e tornare dove abbiamo girato alcune scene di “Ti mangio il cuore”. Sono stata “Marilena” ancora per un giorno e l’ho raccontato anche attraverso la musica».

Com’è stato girare sul Promontorio del Gargano? Le suggestioni del territorio l’hanno aiutata nell’interpretazione del suo personaggio Marilena?

«Vivere per qualche mese in un contesto rurale molto diverso dal mio, trascorrere intere giornate in una masseria dove gli animali scorrazzavano liberi in cortile, girare in location come la Salina di Santa Margherita di Savoia è stato fondamentale per entrare nel personaggio di Marilena. Ho lavorato per sottrazione, ho cercato quanto più possibile di lasciare Elodie per vestire i panni di una donna molto diversa da me ma al contempo anche molto simile».

Delle tante sfaccettature del personaggio di Marilena, che cosa ti porterai dietro?

«Marilena è una donna vera con un carattere complesso che si ribella a certi schemi tradizionali. Vive in una società patriarcale che la ingabbia nel ruolo di moglie e madre in un contesto di sopraffazione. Quando comprende che l’unica via per salvare i propri figli è scappare e rompere l’omertà trova il coraggio di lasciare tutto e andarsene».

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