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sabato 27 Luglio 2024
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A testa alta. Imperfetti sì, mafiosi mai

La giornata è primaverile, ma con quel venticello che la rende frizzante. A Bari c’è spesso questo clima. Se cammini da una parte della strada vieni baciato dal sole, coccolato dal calore. Poi, basta cambiare marciapiede, per essere sfiorati da un venticello fresco che ti accarezza le guance e ti fa capire cosa voglia dire vivere in una città di mare.

Qui da noi esistono ancora le mezze stagioni. Tutta intera, invece, ieri mattina è stata la solidarietà espressa dai baresi al loro sindaco. Come direbbe il cronista sportivo, in una piazza del Ferrarese stracolma e gremita in ogni ordine di posti, ancora una volta è avvenuta una meravigliosa azione di scambio tra chi la città l’amministra e chi la città la vive. Migliaia e migliaia, infatti, sono stati i baresi che, in perfetto orario e rispettando l’appuntamento, si sono ritrovati tutti insieme per gridare a bassa voce, con educazione, con civiltà, senza strabordare in esibizionismi inutili, la loro solidarietà al sindaco Decaro, ma soprattutto la loro convinzione che Bari non sia una città mafiosa. Sì, dal palco, hanno parlato anche i leader, si sono espressi anche i fiancheggiatori, gli attivisti, lo stesso sindaco. Ma il discorso più bello l’ha fatto proprio quella folla di baresi che non ha mancato l’appuntamento con la democrazia, con la civiltà, con la lealtà, con la voglia di dimostrare ancora una volta la sua integrità. È vero, siamo una città dove operano quattordici clan malavitosi, ma siamo anche la città dove negli ultimi vent’anni queste associazioni malavitose hanno avuto la vita difficile, sono state costrette a ritirarsi nelle retroguardie. Siamo una città dove tutti hanno spazio e che sa rispondere a chi prima getta il sasso parlando di scioglimento del Comune per mafia e poi nasconde la mano facendo retromarcia, o a chi parla di azioni inevitabili come il deputato Giovanni Maiorano di Fratelli d’Italia, membro della commissione parlamentare antimafia, che invece viene da una realtà come quella di Maruggio (nel tarantino), dove il concetto di pluralità è sconosciuto visto che alle elezioni si presenta una lista sola.

Ecco, Bari, come tutte quante le altre città del mondo, non è una città perfetta. È però una città che sa reagire alle imperfezioni. Senza per questo voler eccessivamente colpevolizzare chi ha pensato a questo complotto a soli tre mesi dalle elezioni, va scritto ed evidenziato che non è assolutamente riuscito. I baresi, ieri mattina, vicino al mare, hanno gridato a bassa voce di essere civili, democratici ed abbastanza intelligenti da non cadere in trappole e tranelli inutili.

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