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venerdì 18 Ottobre 2024
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Quel Nobel conquistato con tenacia

La storia di Katalin Karikò è quella di una bambina intelligente e determinata che cresce in Ungaria negli anni 50 in una famiglia che lei descrive come serena. Papà macellaio e mamma ragioniera mostra da subito particolare attitudine allo studio ed alla ricerca vincendo già alle elementari i primi premi, e poi al liceo vince un premio nazionale come miglior studente di biologia. Ho appreso queste note bibliografiche sulla vita da ragazzina di Katalin Karikò, direttamente da lei l’anno scorso quando a Vienna siamo state premiate entrambe con la prestigiosa Exner Medal. Appena mi resi conto che condividevo questo prestigioso premio con lei sono saltata sulla sedia perché conoscevo il suo lavoro e ne apprezzavo l’enorme valore. Nella sua lezione durante la cerimonia di premiazione a Vienna, dove mi accompagnavano il Presidente Emiliano con una folta delegazione di Regione Puglia che comprendeva la Direttora Berlingerio, i miei collaboratori e non da ultimi mio marito ed i miei figli, si descrive come una bambina serena cresciuta in una famiglia semplice e normale.

E questo è quello che si evince dalle foto che ritraggono lei e sua sorella, presente alla premiazione, con il loro vestitini eleganti di cotone rifiniti a punto smog verosimilmente in una giornata di festa.

Ma la vita di Katalin, sposata e madre di una campionessa olimpionica di canottaggio, è stata tutt’altro che facile almeno dal punto di vista professionale. E’ una biochimica nota per la sua straordinaria ricerca nel campo della biologia molecolare e, in particolare, per il suo contributo fondamentale allo sviluppo della tecnologia dell’mRNA (acido ribonucleico messaggero) per la produzione di vaccini e terapie innovative. Studia biochimica e biologia molecolare all’Università di Szeged in Ungheria dove ottiene il dottorato di ricerca. Dopo aver completato i suoi studi, ha continuato la sua carriera accademica e di ricerca in Ungheria, concentrandosi sulla comprensione della biologia dell’RNA. Nel 1985, Katalin Karikó decide di emigrare negli Stati Uniti con la sua famiglia, per continuare la sua ricerca scientifica. Ha quindi iniziato a lavorare come ricercatrice presso il Children’s Hospital of Philadelphia e successivamente presso l’Università della Pennsylvania. Durante questo periodo, ha iniziato a studiare l’RNA messaggero (mRNA) e le sue potenzialità terapeutiche. Tuttavia le sue ricerche erano considerate troppo visionarie e non riusciva a pubblicare e neanche ad avere fondi.

Le scoperte cruciali arrivano grazie alla capacità di Katalin di lavorare instancabilmente per oltre due decenni, affrontando, come detto, scarsi finanziamenti e scarsa attenzione da parte della comunità scientifica. Tuttavia, la sua determinazione ha portato a scoperte cruciali riguardo all’RNA e alla sua capacità di essere utilizzato per la terapia genica e la produzione di vaccini. Ha sviluppato diverse tecniche per rendere l’RNA più stabile e meno reattivo nel corpo, superando così molti degli ostacoli precedentemente incontrati nella terapia genica basata sull’RNA.

Il suo lavoro diventa più solido grazie alla collaborazione con Drew Weissman che ha vinto con lei il Premio Nobel. Questa è stata una svolta importante nella carriera di Karikó perché le competenze da immunologo di Weissman professore presso l’Università della Pennsylvania. Insieme, hanno perfezionato la tecnologia dell’RNA messaggero e l’hanno resa pronta per l’uso clinico.

Nel 2020, durante la pandemia di COVID-19, le tecnologie sviluppate da Katalin Karikó e Drew Weissman hanno avuto un impatto straordinario. Le prime vaccinazioni basate sull’RNA messaggero, come il vaccino Pfizer-BioNTech e il vaccino Moderna, sono state autorizzate per l’uso di emergenza e hanno svolto un ruolo cruciale nella lotta contro la pandemia.

Katalin Karikó è stata riconosciuta e premiata per il suo lavoro rivoluzionario nel campo dell’RNA messaggero e della terapia genica. La sua storia è un esempio di perseveranza e dedizione alla ricerca scientifica che ha portato a importanti avanzamenti nel campo della medicina e della biologia molecolare.

Luisa Torsi – scienziata di fama internazionale e docente di Chimica dell’Università di Bari “Aldo Moro”

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