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domenica 22 Settembre 2024
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Consiglio metropolitano a Bari, verso il voto: Italia Viva correrà con Psi e +Europa

Italia Viva unirà le forze insieme al Psi e a +Europa per concorrere insieme alle elezioni di secondo livello del consiglio della Città Metropolitana, che si svolgeranno il prossimo 6 ottobre a Bari nella sede di via Spalato. Lo ha annunciato, in una nota molto critica contro il fenomeno del trasformismo, il presidente provinciale del partito Stefano Franco. «Italia Viva orgogliosamente rivendica l’originalità del progetto politico che sta sviluppando con il Psi e +Europa, riprendendo un modello vivo durante la campagna elettorale europea anche a livello nazionale, e che auspichiamo continui nel futuro. Dopo l’esperienza di Bari Città d’Europa alle scorse amministrative nel capoluogo, che ci ha consentito di esprime un consigliere comunale, anche per l’elezione metropolitana abbiamo deciso di unire le forze».

L’attacco al trasformismo

L’annuncio è arrivato in seguito alla presentazione delle liste e alla presenza, nel campo progressista, di più di un nome che ha militato alternativamente a destra o a sinistra in base al momento storico. «Basta ipocrisie nel centro-sinistra: il trasformismo è qualcosa che ha caratterizzato gli ultimi 20 anni nei nostri territori – scrive ancora Italia Viva – È arrivato il momento di avere coraggio e fare scelte all’avanguardia su questo tema, rifiutando l’appoggio di chi vive la politica come il gioco del “Risiko!” e che di volta in volta sceglie il proprio schieramento sulla base dell’opportunità personale. Se si continua a predicare bene ma a razzolare male questo fenomeno continuerà a essere dilagante in un contesto territoriale dove i consensi personali sembra valgano più della coerenza, della dignità, di una chiara idea di futuro». Da qui l’appello alla responsabilità.

«Questo ha creato nel tempo quasi un’assuefazione nella cittadinanza, una triste circostanza a cui ci si è ormai abituati e che non fa più sorpresa. Non ci si abitua mai, invece, ai problemi nelle periferie, ai fuochi d’artificio in tutte le ore notturne, alla mancanza di un senso vero di sicurezza, all’esigenza di misure di sostegno al reddito per le famiglie. Si parta dai problemi e si trovino soluzioni comuni che tengano insieme chi la pensa nello stesso modo. È mancata nel tempo la volontà, e forse la capacità, di costruire progetti e proposte politiche credibili, che intendano le coalizioni come organismi atti a mettere insieme chi ha la stessa visione sui territori e che lascino ai margini gli affaristi e i millantatori. Si è puntato, viceversa, nel tempo più sui consensi che sui progetti».

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