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sabato 5 Ottobre 2024
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Canto lirico italiano patrimonio Unesco. Battuto ancora il caffè

Il canto lirico italiano viene candidato a patrimonio Unesco. Si festeggia ma ancora l’amaro in bocca per l’esclusione del caffè, l’altro vero simbolo universale del Paese. Non c’è stato nulla da fare per la bevanda italiana più conosciuta al mondo, anche se l’organizzazione ha precisato che il dossier è stato molto apprezzato. Pertanto, belcanto, opera, melodramma e “recitar cantando” hanno battuto la “cultura del caffè espresso” che accomuna il Paese da Venezia a Napoli.

Il consiglio direttivo, presieduto da Franco Bernabè, ha deciso così di presentare ufficialmente a Parigi la candidatura di “The Art of the Italian Opera Singing”. In modo che possa entrare, a partire dal 2023, nella lista del patrimonio culturale immateriale riconosciuto e tutelato dall’Unesco.
Con ancora in mente le immagini del coro dell’Opera di Odessa che intona “Va, pensiero” del Nabucco di Giuseppe Verdi in strada, sotto la bandiera ucraina, arriva questa nomina per una delle espressioni culturali italiane, ma dell’umanità tutta, più autentiche e originali.
Una notizia, motivo di grande soddisfazione e orgoglio per tutto il Paese, ma anche per tutti i professionisti e gli operatori del settore e per tutti gli appassionati di musica e delle arti dello spettacolo. Una decisione che, commenta il ministro della Cultura Franceschini, mostra di riconoscere l’importanza di una realtà in grado di raccontare quell’immenso bagaglio di tradizioni e competenze che contraddistingue l’Italia nel mondo. Il riconoscimento dell’Agenzia Onu darebbe un fondamentale impulso al rilancio della lirica, uno dei comparti più colpiti dalla pandemia. Con l’organizzazione di festival e rassegne, programmi specifici di formazione nelle scuole. E con l’istituzione di una Giornata mondiale del canto lirico e di un premio internazionale. Il canto lirico affonda le sue radici nell’Italia centrale del XVII secolo, per poi espandersi in tutta la Penisola e successivamente all’estero, grazie alla fama internazionale raggiunta da interpreti e compositori italiani che hanno regalato all’umanità grandi capolavori. Oggi, tra conservatori, accademie musicali, teatri storici e fondazioni lirico-sinfoniche, il canto lirico italiano rappresenta una comunità di oltre 30mila tra professionisti e praticanti. Giovani e meno giovani accumunati dalla passione per uno specifico modo di cantare che esalta la potenza portante della voce

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