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venerdì 4 Ottobre 2024
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Von der Leyen si ricandida: «Io lavoro con chi è pro Ue, pro Nato e pro Ucraina, niente passi indietro»

La presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha sciolto la riserva annunciando la sua intenzione di correre per un secondo mandato. Intervenendo accanto a Friedrich Merz davanti ai giornalisti al termine della riunione della Cdu, la leader dell’esecutivo Ue ha parlato di una decisione «ponderata» e sottolinea di sentirsi «a casa» in Europa. Von der Leyen aveva comunicato la decisione ai colleghi membri della Cdu, Unione cristiano sociale, dicendo di attendere con ansia l’inizio della campagna per le europee.

Prima donna a guidare l’esecutivo europeo dopo essere stata eletta all’incarico nel 2019, la 65enne ha ripercorso a grandi linee il primo mandato, dall’inizio della pandemia allo scoppio della guerra in Ucraina. «Nel bel mezzo della ripresa economica, la Russia ha invaso l’Ucraina. L’Europa ha agito immediatamente ed è rimasta saldamente al fianco dell’Ucraina», ha sottolineato.

Von der Leyen ha parlato di obiettivi climatici, che vanno perseguiti e raggiunti – ha detto – assieme alle imprese. La cosa più importante, tuttavia, è rafforzare la democrazia e i valori dell’Ue: «Il carisma dell’Ue è così grande che molti altri Stati vogliono aderire. Questo è il successo dell’Europa e dobbiamo continuare a difenderlo, contro le divisioni, dall’interno e dall’esterno».
«Dobbiamo proteggere quello che rende unica e forte l’Europa: la nostra democrazia e i nostri valori. Siamo un’Unione di 27 Paesi, con un appeal tanto forte che molti altri Stati vogliono unirsi a noi, dai Balcani Occidentali all’Ucraina. Questo è il grande successo dell’Europa e dobbiamo continuare a difenderlo da coloro che vogliono dividerci, gli euroscettici e gli amici di Putin, che siano dentro l’Ue o fuori», dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, a Bruxelles in un punto stampa nella sede del Parlamento.

«Insieme siamo riusciti a preparare l’Ue per il futuro, ma c’è ancora molto da fare», dice von der Leyen dopo che il gruppo del Ppe l’ha confermata come unica candidata dei Popolari alla presidenza della prossima Commissione (la nomina a ‘Spitzenkandidatin’, candidata di punta, verrà ufficializzata dal congresso del Ppe a Bucarest, il 6-7 marzo). «Dal 2019 ad oggi – ricorda von der Leyen – sono successe tantissime cose. Questi cinque anni mi hanno insegnato molto, ho anche imparato quante cose si possono fare. Il mio mandato è iniziato con la Brexit, anche se tendo a dimenticarlo. Ero in carica da soli 100 giorni, quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato la pandemia da Covid-19. E’ stato un periodo terribile, ma lavorando con il Parlamento e gli Stati membri siamo riusciti ad aprire nuovi terreni, mantenendo unito il nostro mercato».
«Io lavoro con chi è pro Ue, pro Nato e pro Ucraina, con chi sostiene i valori democratici», dice la presidente della Commissione Europea, ricandidata, rispondendo a Bruxelles, a fianco del capogruppo del Ppe Manfred Weber, a chi le chiede se accetterà i voti dell’Ecr quando la nomina passerà al vaglio del Parlamento Europeo.

«Sappiamo che ogni elezione europea porta dei cambiamenti nella composizione dei diversi partiti e dei diversi gruppi parlamentari – continua – contano i contenuti e chi difende la democrazia contro gli euroscettici, chi difende i nostri valori contro gli amici di Putin. Questi sono quelli con cui intendo lavorare». Per von der Leyen è «impossibile» lavorare con chi è «contro lo Stato di diritto» e con «gli amici di Putin. Ci devono essere posizioni politiche chiare».

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