Uno spunto per i giorni a venire? Dire ai politici che sono lì per rappresentarci, per migliorare la nostra vita, non per difendere la loro ideologia (parola grossa), non per litigare da mane a sera. È un mantra: sì alla dialettica, no allo sterile scontro continuo.
Senza fare nomi, ci piacerebbe avere ministri che ascoltassero governatori e governatori che andassero incontro a ministri. Siamo per il confronto, ma siamo soprattutto per la risoluzione dei nostri problemi. Perché a noi di sapere chi ha torto o ragione poco interessa.
A noi importa di essere ben curati, di avere una pensione degna, un lavoro per i nostri figli, che la nostra azienda sia aiutata a crescere, che ogni impresa non sia spremuta come un limone di tasse per poi non avere nulla in cambio, che il bene abbia la meglio sul male.
Certo non sono cose semplici da ottenersi, ma sono alla base di uno Stato democratico basato sui fatti e non sulle chiacchiere. Che si sa, stanno a zero.