Sarebbe cosa buona e giusta se, prima di guardare in casa di altri, si guardasse nella propria. Soprattutto negli armadi, spesso e volentieri pieni di scheletri.
Il suggerimento vale per tutti, specialmente per quanti, nelle scorse ore, hanno sparato a zero su una nota ditta barese che si è aggiudicata un appalto da 41mila euro per gli arredi del Consiglio regionale. La ditta in questione è quella dei familiari del governatore Michele Emiliano.
Conflitto di interessi? Ammesso e non concesso che di questo si tratti, lo stesso deve valere, ad esempio, per chi ha cementificato enormi porzioni di territorio in valle d’Itria sfruttando la benevolenza di familiari amministratori pubblici e che adesso si straccia le vesti: memento, homo!
