La sicurezza informatica è al centro del dibattito a Itasec23, la conferenza italiana sulla cybersicurezza organizzata a Bari. “La Strategia nazionale di cybersicurezza traguarda il 2026, anno di messa a terra dei fondi del Pnrr. E’ importante sviluppare l’autonomia tecnologica per innalzare la resilienza del Paese migliorando la nostra capacità produttiva ed innovativa in questi settori. L’autonomia non esiste senza investimenti, per questo le risorse del Pnrr vanno spese tutte e vanno spese bene”. Lo ha detto il direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Bruno Frattasi, nel suo intervento”
“Sull’Intelligenza artificiale abbiamo potenzialità come Paese che vanno messe a valore – ha spiegato Frattasi – che possono farci sperare in una AI made in Italy, a sistemi strutturati secondo una nostra impostazione e visione. Ci sono rischi di grandi portata ma la paura non deve essere uno strumento di freno, piuttosto ci deve invitare ad avere una regola, un equilibrio nello sviluppo”.
“Ci sono – ha poi ricordato il direttore – necessità imprescindibili e il modo migliore di agire è incrementare il tasso di innovazione tecnologica del nostro Paese. La capacità di innovare significa poterci difendere meglio e, contemporaneamente, essere sul mercato in maniera competitiva”. Tra le misure che l’Agenzia sta portando avanti c’è la realizzazione del Parco nazionale della cybersicurezza che, ha spiegato il direttore, “punta a mettere a sistema il mondo dell’accademia, quello dell’industria, delle Pmi, delle start up. L’Agenzia ha il ruolo di collante che cerca di far dialogare questi mondi mettendo a disposizione risorse, investimenti”.
