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lunedì 16 Settembre 2024
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Bari al ballottaggio, Sangiuliano con Fabio Romito: «Se vince sarò assessore alla Cultura» – VIDEO

«Se giuridicamente possibile e non ci sono incompatibilità mi farebbe piacere fare l’assessore della Giunta Romito per un periodo anche breve per poter avviare progetti significativi sulla città di Bari». Lo ha affermato il ministro della Cultura del Governo Meloni, Gennaro Sangiuliano, intervenendo a Bari a un incontro elettorale con il candidato sindaco del centrodestra, il leghista Fabio Romito, che al ballottaggio di domenica e lunedì prossimi sfiderà Vito Leccese.

Il ministro ha affermato che «Bari è la mia seconda città dopo Napoli, ho anche fatto il direttore di TeleBari e ho diretto il quotidiano Roma e la redazione del Roma a Bari. Conosco benissimo il territorio le sue aspettative, è una città di grande tradizione culturale, di nobilissima tradizione culturale. E il ministero della Cultura come mai in passato è impegnato nella cultura in questa città».

Sangiuliano ha evidenziato che «abbiamo fatto del Castello Svevo un museo autonomo, che significa più risorse, efficienza nella gestione e avere un direttore dedicato. Siamo impegnati anche sul Petruzzelli, sul quale abbiamo fatto uno stanziamento straordinario. Crediamo in una cultura vera, autentica, libera. La cultura non deve essere un meccanismo di erogazione di probonus clientelari. La cultura deve essere aperta a tutti, deve fuoriuscire dalla Ztl abitata dai radical chic e deve permeare tutto il territorio».

Romito: «A Bari serve un festival internazionale»

«Bari ha bisogno di un festival internazionale, ha bisogno di un festival delle arti visive, ha bisogno di guardare avanti», ha affermato il candidato sindaco Romito a margine dell’incontro con Sangiuliano.

«Noi – ha aggiunto – siamo naturalmente la capitale del Mediterraneo ma qualcuno ci ha voluto relegare ad una città nella quale la cultura serve quasi esclusivamente per aiutare qualche operatore culturale mentre tutti gli altri sono rimasti esclusi. L’alternanza democratica è vita. Con un’amministrazione di centrodestra il dialogo con il ministero della cultura sarà più importante e diretto», ha concluso.

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