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sabato 27 Luglio 2024
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Bari, giornalista aggredita da una donna vicina al clan Strisciuglio: presidio di Libera davanti al Tribunale

Un presidio a sostegno della giornalista della Rai Maria Grazia Mazzola. Questa mattina, l’associazione antimafia Libera Puglia organizza nella piazza antistante la sede della Corte di Appello di Bari un presidio a sostegno della giornalista colpita al volto, il 9 febbraio di 6 anni fa, da Monica Laera, moglie di Lorenzo Caldarola, considerata vicina al clan Strisciuglio, condannata in primo grado a 16 mesi di reclusione per aggressione con aggravante mafiosa, lesioni e minacce di morte aggravate.

L’episodio si era consumato in occasione di un evento organizzato all’oratorio salesiani del Redentore con la partecipazione di don Luigi Ciotti. La giornalista presa a schiaffi, secondo il suo racconto e nella ricostruzione fatta dalla Polizia di Stato, era finita al pronto soccorso.

Per la condanna in primo grado, l’imputata – difesa dagli avvocati Giancarlo Chiariello e Attilio Triggiani – è ricorsa in appello, con l’udienza fissata stamattina e che vedrà all’esterno il presidio organizzato da Libera che «auspica una numerosa partecipazione perché è importante fare da megafono alle istanze della giornalista, ribadire che non è accettabile che una cronista venga aggredita per strada e subisca lesioni permanenti con minacce di morte, e inoltre rilanciare i temi della libertà d’informazione e della necessità di maggiori tutele per i giornalisti».

In piazza ci saranno il segretario nazionale Usigrai, Daniele Macheda, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, l’associazione stampa romana, Fnsi e Ordine nazionale dei giornalisti che con Libera si sono costituiti parte civile.

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