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domenica 6 Ottobre 2024
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Canosa, bomba danneggia la saracinesca di una pescheria: è la seconda volta in tre mesi

Un’esplosione ha danneggiato, nella notte, la saracinesca di una pescheria in piazza Galuppi a Canosa di Puglia.

Davanti al locale è stato piazzato un ordigno artigianale. La deflagrazione non ha provocato feriti ma il boato ha spaventato i residenti della zona e fatto scattare l’allarme. Si tratta della seconda volta che accade. A marzo scorso, infatti, davanti alla saracinesca della stessa pescheria era stata fatta esplodere una piccola bomba carta.

Il titolare dell’attività commerciale, un 50enne originario di Barletta, sarà ascoltato dai carabinieri che indagano sull’accaduto. Nella zona non ci sono sistemi di videosorveglianza. Al momento nessuna ipotesi sulla matrice del gesto è esclusa.

Unibat: «Clima di criminalità diffusa. La prefetta convochi l’Osservatorio sulle tensioni economico-sociali»

Quanto accaduto la notte scorsa «non solo alimenta la paura che ormai da tempo preoccupa i cittadini canosini ma suscita anche la reazione di associazioni non allineate che non restano in silenzio e che da sempre denunciano la gravità della situazione relativa all’ordine pubblico ed alla percezione di insicurezza nelle città della sesta provincia». Lo afferma Savino Montaruli, presidente Unibat.

Montaruli sottolinea che «quanto accaduto nuovamente in piazza Galluppi a Canosa non solo rappresenta l’ennesimo grave episodio di probabile natura criminosa ma evidenzia quanto lo stato di abbandono delle piazze e dei centri storici rappresenti un gravissimo deficit tutto riconducibile alla mala politica che governa le nostre città. Quanto accaduto a Canosa non è altro che la rappresentazione e la sovrapposizione di un clima di criminalità diffusa che coinvolge le città di questo territorio: da Canosa a Trani passando per Andria e Barletta».

Il presidente dell’Unibat invita «il neo prefetto Silvana D’Agostino a convocare con la massima urgenza la riunione dell’Osservatorio sulle tensioni economico-sociali che, ormai, a Canosa non si riunisce da mercoledì 8 febbraio 2023 e, nel frattempo, la situazione è molto peggiorata. In occasione della riunione sarebbe opportuno che la prefetta venga anche a relazionare su come stia funzionando lo sportello antiracket e se questo stia funzionando a Canosa, visto quanto accaduto nel recente passato».

Malcangio: «Gesto ignobile. Nessuno infanghi il nome della nostra città»

«Condanno con fermezza gesti ignobili come quelli accaduti questa notte. Desidero esprimere piena solidarietà ai destinatari degli atti malavitosi e ai cittadini, spaventati dal forte boato. Non accetterò né ora, né mai che nessuno infanghi il nome della nostra città. Ripongo, altresì, la massima fiducia nell’operato delle forze armate e delle forze dell’ordine». Ad affermarlo è il sindaco di Canosa di Puglia, Vito Malcangio.

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