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venerdì 18 Ottobre 2024
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Capitale italiana della Cultura 2026, Maratea pronta a presentarsi a Roma

Per Maratea è arrivato il tempo della trasferta romana. Lunedì e martedì prossimi sono previste le audizioni delle dieci città che si contendono il titolo di Capitale della Cultura italiana 2026.

Nella Sala Spadolini del Ministero della cultura echeggeranno le parole dei vari comitati delle dieci città italiane, chiamate – in rigoroso ordine alfabetico -a illustrare, davanti alla commissione, le peculiarità del progetto e le motivazioni della candidatura. Ogni comitato avrà a disposizione trenta minuti per esporre il progetto e un’altra mezz’ora per rispondere alle domande e dipanare dubbi sollevati dai commissari. Maratea avrà il suo spazio martedì 5 marzo, a partire dalle 10.15, per dare voci e immagini al progetto “Il futuro parte da un viaggio millenario”, ricevendo il testimone dalla “confinante” Lucera, la città pugliese candidata anch’essa al titolo di Capitale della Cultura.

Quella lucana sarà un’audizione sonora, intesa come capace di dare voce non solo alla città di Maratea ma anche all’entroterra, visto che il progetto poggia su una doppia “emme”: Maratea e Moliterno con il supporto della Fondazione Saverio Nitti, e l’apporto del suo presidente, il professore Stefano Rolando, docente all’Iulm di Milano, già direttore generale e a lungo capo Dipartimento alla presidenza del Consiglio dei Ministri e, più di recente, presidente del Comitato Brand Milano nella fase di preparazione dell’Expo 2015, a capo del Comitato scientifico che ha avuto la responsabilità di redigere il dossier che ha potuto contare sulla “consulenza” di un nutrito gruppo di esperti come Chiara Bianconi Fondazione Olivetti, Nicola Cavallo Università della Basilicata, Angela Colonna Cattedra Unesco Matera, Giampaolo D’Andrea, Museo nazionale di Matera già parlamentare e docente Unibas, Guido Di Fraia prorettore Iulm Milano, Giuseppe Lupo Università Cattolica, Luigi Mascilli Migliorini Accademia dei Lincei e Università Orientale di Napoli, Annalisa Percoco Fondazione Mattei, Antonio Taormina Università di Bologna.

Un panel di temi elaborati dagli esperti che hanno guidato e tutorato la selezione delle sessante indicazioni progettuali che riguarderanno il coinvolgimento di 2026 artisti e operatori culturali. Un’articolata elaborazione sotto la cabina di regia, guidata da Giulia D’Argenio, che ha avuto il compito del coordinamento operativo, di Stefano Murciano, quello della programmazione, e di Edoardo Fabbri Nitti, al quale è stata affidata la responsabilità amministrativa. Una squadra completata da Chiara Rizzi e Paolo Vegliante, responsabili degli aspetti tecnici e scientifici, mentre la comunicazione ha fatto riferimento al team di esperti composto da Andrea Maulini, Emanuele Meschini, Darca Stefanini e Rossella De Toma.

A Roma il Comitato si presenterà già con un bagaglio di consensi e sostegni al progetto, visto che ha già incassato la promessa della Regione Basilicata, pronta a triplicare la dotazione finanziaria ministeriale e ha trovato il pieno e convinto sostegno anche della provincia di Potenza, del Comune di Melfi e del Gal “La Cittadella del Sapere”. Martedì è dietro l’angolo, ma Maratea, Militerno e la Basilicata sperano di scendere in piazza a festeggiare.

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