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lunedì 23 Settembre 2024
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Comunali a Bari, le sfide dei candidati presidente al Municipio II: manutenzione e più servizi

È il Municipio con la maggiore dotazione di aree verdi: dal parco 2 giugno, al giardino della ex Caserma Rossani, passando per i tanti giardini di comunità. Ma nei rioni di Carrassi, San Pasquale, Poggiofranco, Picone e Mungivacca ci sono anche importanti presidi ospedalieri, sedi di università, uffici giudiziari e alcune tra le principali scuole della città. Una popolazione di quasi 100mila abitanti che rende il Municipio II quasi una comunità nella comunità. Un territorio dalle grandi potenzialità che soffre però anche di alcuni problemi che i candidati che se ne contenderanno la presidenza dovranno affrontare nei prossimi cinque anni nel segno del decentramento amministrativo.

Una delle maggiori criticità è sicuramente costituita dalla viabilità: tra il traffico nelle ore di punta che congestiona quasi tutte le strade principali, marciapiedi e strade che non sempre si trovano nello stato migliore possibile e tante barriere architettoniche che lo allontanano dalla piena fruibilità di molti dei suoi residenti. La mancanza di parcheggi è un tratto che accomuna il Municipio 2 ad altri rioni del centro cittadino come Madonnella e Libertà, nonostante la presenza del park e ride, molto utilizzato e recentemente rimesso a nuovo con una riorganizzazione totale dei posteggi. Vi è anche il problema della pulizia delle strade e degli abbandoni di rifiuti ingombranti che attanagliano soprattutto le zone più isolate come quelle del Quartierino. Qui poi mancano molti dei servizi essenziali e scarseggia l’ illuminazione pubblica. Tanto che i residenti hanno costituito un comitato molto attivo sul fronte delle denunce all’amministrazione comunale uscente. Il Municipio 2 manca poi di un presidio sanitario di Guardia medica, una carenza non di poco conto in dei quartieri così popolosi, nonostante la presenza a Picone del Policlinico e a San Pasquale dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII. Sul fronte della sicurezza e della movida un’area problematica è quella di Poggiofranco, dove spesso si sono verificati episodi di furti d’auto e aggressioni. Senza contare che in alcune zone, come viale Benedetto Croce nel cuore del rione Carrassi, il commercio di prossimità è in difficoltà e stenta a tenere il passo con altre zone cittadine. Anche qui sono molti i comitati e le associazioni che chiedono a gran voce una maggiore attenzione alle proprie esigenze e attività.

Ma il Municipio 2 sarà una sfida anche perché interessato, nei prossimi mesi, da interventi infrastrutturali importanti, a cominciare dal Parco della Giustizia che sorgerà a cavallo tra Carrassi e San Pasquale e ospiterà tutte le principali sedi dell’amministrazione della giustizia. Nascerà anche un polo culturale nella struttura dell’ex caserma Rossani con un intervento che verrà completato con la creazione della piazza delle arti, della nuova sede dell’accademia di Belle arti e della biblioteca regionale che è già in fase di trasferimento. Infine il nodo verde della stazione di Bari che arriverà fino al quartiere Carrassi e che dovrà ricongiungere lo stesso con il centro cittadino e la stazione ferroviaria tramite un grande parco e una ciclovia. Da non dimenticare anche i progetti relativi allo sport con il nuovo palazzetto che sorgerà in via Bartolo nel quartiere di Poggiofranco dopo anni di programmazione e di iter burocratico che è giunto al termine recentemente.

Giacinto Lisco in campo per Laforgia: «È ora che il decentramento diventi una realtà effettiva»

Consigliere municipale uscente, Giacinto Lisco è ora candidato presidente per il Municipio 2 a sostegno della candidatura di Michele Laforgia. «Vivo qui da 45 anni, conosco i negozianti, il mio mercato è quello di Santa Scolastica, ho i fornitori a Carrassi, San Pasquale e Poggiofranco. In questo Municipio ho l’anima».

Cosa è stato fatto e cosa c’è ancora da fare sul territorio?

«Nonostante le tantissime iniziative e i progetti riusciti sul territorio ci sono ancora delle problematiche da affrontare. Una fra tutte il traffico, come nel resto della città, e la sofferenza del commercio di prossimità. Ci sono delle opere incompiute, ma solo perché non sono state ancora fatte. Parliamo di un Municipio che ha la maggior estensione del verde in città, il parco 2 giugno, sedi universitarie, una rete importante di scuole. Quartieri molto diversi tra loro, ognuno con le sue esigenze e peculiarità. Penso ad esempio alla centrale del latte che è ancora ferma e andrebbe riqualificata, o al mercato coperto di Poggiofranco che andrebbe rivalutato. Situazioni che andrebbero riviste, certo, ma tanto è stato fatto».

Quali sono le proposte?

«Tutto deve essere messo a sistema e in rete, seguendo una visione più ampia. Gli interventi non possono essere “rattoppi”. Concretamente serve mettere a posto i marciapiedi, mancano ancora scivoli per persone con disabilità. Tante persone chiedono una mobilità migliore e più autonoma. La città va pensata a misura di abitante, vista dal basso e senza pregiudizi. Vanno messe a disposizione tutte quelle aree verdi ancora sottovalutate, affidandole alle associazioni e alle scuole e poi nessuno si sta seriamente ponendo il problema di come poter affrontare l’invecchiamento felice. La fascia della terza età è sempre più ampia e gli spazi vanno ripensati in questo senso, con più attività all’aperto. Noi come Municipio 2 ad esempio siamo riusciti a recuperare una biblioteca di circoscrizione dopo molte peripezie e recuperando fondi».

Questo come può essere fatto?

«Sicuramente rendendo finalmente operativo il decentramento amministrativo. Ho vissuto il passaggio da circoscrizione a municipio, partecipando ai tanti tavoli tecnici all’epoca. Abbiamo vissuto nell’attesa di poter esercitare sul serio le competenze che spettano ai Municipi. Con Laforgia questo è un punto principale del programma. Tante cose le potremmo fare meglio se potessimo baypassare l’amministrazione centrale. Solo così si possono soddisfare le tante esigenze e problemi dei residenti. La chiave è la partecipazione. Nel mio programma c’è proprio l’idea di rafforzare le consulte esistenti e crearne di nuove».

Alessandra Lopez scelta da Leccese: «I contenitori senza contenuto si rivelano interventi inefficaci»

«È importante cementare il senso di comunità nei rioni, unica strada per favorire una crescita sociale e culturale della nostra città. Tanto è stato fatto ma ancora molto c’è da fare». Non sono solo sogni ma proposte concrete quelle di Alessandra Lopez, candidata come presidente del Municipio 2 con l’aspirante primo cittadino del centrosinistra Vito Leccese.

Quali sono le maggiori criticità da risolvere sul territorio del Municipio?

«Girando per i quartieri e parlando con le persone emerge che c’è molta richiesta per la manutenzione delle strade e dei marciapiedi, anche se il problema non è uguale dappertutto ma a macchia di leopardo. Il Quartierino è un’altra zona critica dal punto di vista dei servizi, dell’illuminazione e della sicurezza. C’è poi il tema del conferimento abusivo dei rifiuti, che in alcune zone e strade è più presente che in altre, o ancora la necessità di avere ulteriori luoghi di aggregazione dove fare cultura e creare comunità. Stiamo comunque parlando di uno dei Municipi cittadini messi meglio sulla disponibilità del verde pubblico e dove ci sono più servizi, nonostante questo c’è ancora molto da fare».

Qual è la vostra proposta per gestire il Municipio?

«Innanzitutto rendere il Municipio ancora più a misura dei disabili, dei minori e degli anziani, riqualificando alcuni spazi verdi poco attenzionati, proponendo attività socializzanti che li investano in un ruolo ancora più attivo. Si potrebbero coinvolgere i ragazzi in visite guidate nei siti di maggiore interesse storico e culturale del Municipio, di modo che possano sentirsi protagonisti della vita del quartiere. Vogliamo sviluppare, ed è uno dei punti fondamentali del programma di Vito Leccese, una città policentrica non solo dal punto di vista della fruibilità dei servizi del Municipio (che dovrebbero essere disponibili a 15 minuti da ogni residente), ma anche culturale e storico. Vanno recuperati tutti quei luoghi ancora inutilizzati per creare dei laboratori a cielo aperto. Sappiamo che il Municipio sarà interessato nei prossimi mesi da importanti interventi di riqualificazione come quelli che riguarderanno il completamento del parco della Caserma Rossani dove sorgerà la piazza delle Arti, la nuova sede dell’Accademia di belle Arti e la biblioteca regionale. Ecco, i contenitori senza contenuto non sono efficaci. Il nostro compito sarà proprio questo: fornire attività e presenza culturale in ogni luogo del Municipio, che è una delle parti maggiormente strategiche del capoluogo non accontentandosi mai».

Virginia Ambruosi per Romito: «Nei rioni vanno implementati i servizi per giovani e anziani»

«Il mancato decentramento amministrativo porta con se una serie di problematiche che rendono più difficile la gestione del Municipio e delle sue funzioni». Parte da qui Virginia Ambruosi, candidata alla presidenza del Municipio 2 nelle liste del centrodestra di Fabio Romito.

Quali sono i principali problemi da affrontare?

«Va sicuramente rilanciata la programmazione delle attività sociali e nei centri anziani, andrebbero implementati corsi di informatica o di teatro che possano coinvolgere gli anziani e i minori. Programmare con una ordinanza sindacale un miglior lavaggio delle strade da parte dell’azienda municipalizzata preposta all’igiene pubblica, realizzare delle postazioni per il conferimento dei rifiuti con l’installazione delle telecamere per poter meglio individuare le persone che non rispettano le regole della raccolta differenziata. Sono tutte soluzioni a problemi che interessano il Municipio e che andranno affrontati concretamente nei prossimi cinque anni, per noi meglio di come ha fatto la precedente amministrazione».

La concretezza è uno dei punti principali della campagna elettorale di centrodestra, qualche esempio?

«Penso a un intervento infrastrutturale come quello su via Amendola che finisce alla rotatoria che dà sull’incrocio con viale Einaudi, la strada potrebbe essere fatta proseguire fino a via Amodeo. Si potrebbe portare nelle scuole una pseudo elezione amministrativa, facendo eleggere ai ragazzi un loro sindaco ed educandoli alla vita civica. Noi nel Municipio 2 non abbiamo un presidio medico di prossimità, per una popolazione di circa 100mila abitanti, come minimo ne dovremmo avere due o tre».

In tema di sicurezza come è messo il Municipio?

«Questo è un problema comune ad altre zone della città. Il Municipio 2 è abbastanza sicuro, va detto, ma penso che bisognerebbe investire sul ruolo dei vigili urbani nei quartieri. Gli agenti non devono solo servire a fare le multe per le auto in doppia fila, tra i loro compiti dovrebbe esserci anche quello di coadiuvare la sorveglianza del territorio insieme alle altre forze dell’ordine. Rendere anche i giardini luoghi sicuri di cui fruire fino a tardi la sera. Io prevedo anche un rinforzo dei presidi nei pronto soccorso, spesso scenario di episodi di violenza contro gli operatori sanitari».

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